“Olesya non è Denise Pipitone: è un’attrice in cerca di successo” l’inganno sconvolgente

È il primo settembre del 2004 quando ha inizio il mistero della scomparsa della piccola Denise Pipitone. Sparita nel nulla. Un mistero che dura da otto anni e nove mesi, e che oggi ha visto assolta Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise per parte di padre, accusata di concorso nel sequestro della bimba. Il dramma di Denise si consuma in pochi minuti. Pochi attimi di distrazione: la nonna entra in casa e quando esce di Denise non c’è traccia. Immediata la denuncia ai carabinieri e le ricerche.

Nelle prime ore dopo la sparizione il procuratore capo di Marsala, Silvio Sciuto, che coordina le indagini è ottimista: “La bambina è viva e si trova in città’”, dice davanti a telecamere e giornalisti. La pista privilegiata è quella di una vendetta privata, maturata nell’ambito familiare, fatto di contrasti e gelosie tra la nuova e la vecchia famiglia del padre di Denise.

Da una settimana la televisione TV1 ha trasmesso le immagini e la richiesta di una ragazza che potrebbe essere Denise. Il condizionale è d’obbligo, naturalmente, e ci sono numerosi aspetti tutti da decifrare. Non sono, poi, mancate le polemiche, come quella innescata dallo scrittore Giacomo Matteo Grimaldi, secondo cui la 21enne non sarebbe Denise Pipitone, a confermare la sua tesi una serie di foto che mostrerebbero Anastasia, la sorella di Olesya (che in realtà dovrebbe chiamarsi Angela), nel dietro le quinte insieme al conduttore della trasmissione ”Lasciali parlare”.

www.elasticmedianews.it editor Nunzio Bellino