Vito Mancini nel cast della serie tv ” Una Famiglia Perbene su Canale 5

Ogni mercoledì sera, porta in scena Salvo Straziota, il personaggio che interpreta in Storia Di Una Famiglia Perbene, la fiction in onda su Canale 5. Parliamo dell’attore pugliese Vito Mancini, che interpreta il figlio maggiore della famiglia Straziota, capeggiata da don Nicola (Vanni Bramati) e dedita al contrabbando, attività molto florida in Puglia tra gli anni ’80 e ‘90. Insieme a lui, nel ruolo dei fratelli Straziota, ci sono Carlo (Alessio Gallo) e Michele, che fino ad ora è stato interpretato da Andrea Arru ma che dalla terza puntata avrà il volto di Carmine Buschini.

Quando lo si vede per la prima volta, Salvo dà senz’altro l’impressione di essere il più cattivo e cruento degli Straziota; il fratello che si deve temere maggiormente perché è un criminale che si approccia alle persone che incontra al pari di un “carro armato”. Questo atteggiamento, da ciò che ho potuto vedere io, è anche collegato a quello che Salvo nasconde, ossia alla relazione omosessuale che intrattiene con Mezzafemmina (Kevin Magrì). Non vuole che la stessa venga alla luce. Non rientra nei canoni del figlio di un boss malavitoso e, proprio per questo, teme di perdere la credibilità agli occhi dei suoi familiari”.

Mancini pensa infatti che l’omosessualità di Salvo sia la caratteristica principale da cui derivano tutti i suoi atteggiamenti controversi. Non a caso, Salvo ha tutti gli aspetti tipici di una persona repressa. Reprime la sua parte più importate legata all’emotività, alla sfera intima della sua sessualità. E questo sfocia in una mascolinità cruenta e al di sopra del dovuto.

Nel portare in scena Salvo, ho deciso di partire dalla sua evidente repressione. Storia Di Una Famiglia Perbene è ambientata circa trent’anni fa, ma anche oggi, per quello che concerne l’emancipazione e i diritti sociali, la situazione, ahi noi, non è poi cambiata così tanto. Soltanto qualche settimana fa, il Parlamento ha ad esempio esultato per l’affossamento del DDL Zan. Come attore cerco sempre, per costruire un personaggio, di partire dalla vita di tutti i giorni, dal vissuto quotidiano. Sono stato quindi davvero dispiaciuto di poter avere anche oggi, nel 2021, tanti elementi da cui partire per costruire Salvo”.

Per questa esperienza lavorativa, Vito Mancini è stato felice di essere diretto da Stefano Reali, un regista che ha sempre apprezzato anche perché ha lavorato con il grande Sergio Leone, che ha curato la regia di C’Era Una Volta in America, il film che gli ha dato lo sprint per intraprendere la carriera d’attore. Visto di recente anche ne Le Indagini di Lolita Lobosco e Fino All’Ultimo Battito, il ragazzo ha altri interessanti progetti che bollono in pentola.

Per il futuro, posso dire che si sta muovendo qualcosa a livello teatrale. Attualmente sto preparando uno spettacolo, che se tutto andrà bene porteremo in giro all’inizio dell’anno prossimo”.