Strambino, i corpi di due coniugi trovati in un’auto: si ipotizza l’omicidio-suicidio
Le forze dell’ordine hanno ritrovato i corpi di due coniugi di 71 e 63 anni all’interno di un’auto parcheggiata
nei pressi di una cascina a Strambino. Si ipotizza l’omicidio-suicidio.
Sono stati ritrovati i corpi senza vita di due coniugi di 71 e 63 anni all’interno di un’auto parcheggiata nei
pressi di una cascina in via Vercelli, a Strambino. A ritrovare i due cadaveri, gli agenti della locale
compagnia dei carabinieri. Secondo le prime informazioni pervenute, si tratterebbe di un omicidio-suicidio
le cui cause sono ancora tutte da accertare. A dare l’allarme in mattinata, alcuni parenti che avevano
contattato i carabinieri perché non avevano notizie della coppia da alcuni giorni.
Secondo le prime informazioni, i due corpi sono stati ritrovati all’interno di una Kia di proprietà delle vittime.
La cascina dove l’auto era stata parcheggiata, invece, si trovava in un appezzamento di terreno di proprietà
di un familiare. Secondo quanto confermato dalle forze dell’ordine , in casa dei due sarebbero
trovati alcuni biglietti scritti a mano che confermerebbero l’ipotesi dell’omicidio-suicidio. Altre note scritte a
mano sarebbero state rinvenute all’interno dell’auto. L’ipotesi è che il 72enne abbia prima colpito la donna e
poi abbia rivolto la pistola contro se stesso. Alla base di quello che le forze dell’ordine ritengono un
omicidio suicidio, la malattia che la donna aveva da anni. I due non avevano figli ed erano benvoluti dalla
comunità. Si continua a indagare per ricostruire la dinamica del caso.
In queste ore si è fatta sempre più concreta l’ipotesi di un omicidio-suicidio motivato dalla grave malattia
che da tempo affliggeva la donna. In uno dei biglietti ritrovati in casa, infatti, il 71enne avrebbe scritto: “Non
ha sofferto e non soffrirà più”. In un altro biglietto ritrovato in auto, invece, l’uomo chiedeva scusa per il
gesto. Secondo le analisi del medico legale, i due coniugi sarebbero deceduti ormai 3 giorni fa. Le armi
utilizzate sarebbero due: la prima, una Beretta calibro 22, puntata alla testa della donna e la seconda,
anch’essa legalmente detenuta, usata dal 71enne per togliersi la vita.