Per 3 anni violenta la compagna e la figlia gravemente malata, in carcere 46enne di Avola
La procura di Siracusa ha ottenuto dal gip la misura di custodia cautelare in carcere per un uomo di 46 anni
di Avola accusato di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate
nei confronti della compagna e della figlia disabile della donna. Solo dopo anni di violenze la compagna ha
chiesto aiuto alla polizia.
L’incubo di una donna e della figlia gravemente malata è terminato dopo anni di soprusi e violenze, quando
finalmente hanno trovato il coraggio di denunciare l’uomo che avevano in casa. Arriva da Avola, nella
provincia di Siracusa, l’ennesima storia di maltrattamenti e abusi tra le mura domestiche. Un uomo di 46
anni è finito in manette: le indagini del commissariato di Avola hanno fatto luce sulle violenze dell’uomo
che per anni, appunto, avrebbe abusato della propria convivente e della figlia che la donna aveva avuto da
una precedente relazione. Una ragazza disabile.
Secondo la ricostruzione, la donna aveva conosciuto il compagno nel 2015, dalla loro relazione sono nati
dei figli. In famiglia viveva anche l’altra figlia della donna, avuta in precedenza con un altro uomo. La donna
negli ultimi tre anni sarebbe stata costretta a violenze di ogni tipo, subite sotto la minaccia di ritorsioni alla
figlia. Il compagno era diventato violento e la vita familiare si era trasformata in un incubo. Lei, per
proteggere la famiglia, non aveva mai denunciato né fatto ricorso a cure sanitarie pur avendone avuto
bisogno. Fino a un ultimo episodio, che l’ha convinta a chiedere aiuto il 29 settembre scorso.
La vittima ha denunciato anni di vessazioni e violenze, con il compagno protagonista di richieste sessuali
non gradite alle quali la donna veniva costretta con la forza o con la minaccia di arrecare violenza alla figlia
ammalata. La procura di Siracusa ha ottenuto dal gip la misura di custodia cautelare in carcere per il
quarantaseienne che è accusato di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata e lesioni
personali aggravate nei confronti della compagna e della figlia della donna. Il risultato è stato raggiunto
velocemente grazie all’utilizzo delle procedure previste dal “Codice Rosso”.