Pistoia, pasticceria offre lavoro al misterioso “ladro” di dolci: “Tu dai una mano a noi e noi a te”

Pistoia, pasticceria offre lavoro al misterioso “ladro” di dolci: “Tu dai una mano a noi e noi a te”


Continuano le ricerche dell’uomo che pochi giorni fa ha rubato un vassoio di brioches da un bar di Pistoia e

poi ha restituito i soldi, scusandosi perché aveva fame. Una pasticceria del posto ha offerto un posto di

lavoro al “ladro” perché ritiene sia stato un gesto pieno di dignità e disperazione: “Se si presentasse, lui

darebbe una mano a noi e noi a lui”.

Degustifood è la pasticceria di Pistoia che sta cercando l’uomo o la donna misteriosa che giorni fa ha

rubato un vassoio di dolci da un bar della città toscana e poi ha restituito i soldi dentro a un biglietto con su

scritto: “Mi scusi, avevo fame e non avevo soldi. Grazie”. L’azienda vuole offrire un lavoro e un po’ di

tranquillità economica a chi è arrivato a fare un gesto disperato, perché, come dichiara un loro delegato a

Fanpage.it: “Vorremmo aiutarlo, se è una persona che vale, fa parte del nostro gruppo”.

Dare un’opportunità a una persona di grande dignità


Cameriere, aiuto pasticcere, aiuto cuoco, personale di sala, banco e addetto ai laboratori. L’azienda

Degustifood di Pistoia ha iniziato a cercare personale un po’ di tempo fa. Conoscendo molto bene Maurizio

e Marco, i proprietari dell’Alibaba 2.0, il bar dove è avvenuto il furto di paste dolci, la pasticceria sta

cercando il ladro per dare a una persona che considera di grande dignità, l’opportunità di fare un colloquio

di lavoro. “Tanti avrebbero preso il vassoio e sarebbero scappati via senza restituire i soldi – ha dichiarato a

Fanpage.it Agnese Giannini di Degustifood – per noi sarebbe un piacere, se questa persona si facesse viva,

fargli un colloquio e valutare se dargli un lavoro”. Marco Bartoletti, uno dei due soci che gestisce il bar del

furto, ha fatto sapere che anche per loro si è trattato solo di un gesto disperato che non si sono sentiti di

condannare. Le ricerche dell’uomo si sono fatte sempre più intricate, anche perché all’esterno dell’Alibabar

2.0 non ci sono telecamere che possano aiutare a identificare l’uomo.


Green Pass, come scaricare la certificazione verde sul cellulare: la guida


L’appello: “Poteva capitare al nostro vicino di casa”


L’azienda pistoiese fa parte del Gruppo Valiani, lo stesso che possiede un bar storico nel centro della città e

al momento è alla ricerca disperata dell’uomo che non aveva i soldi per mangiare. Questo l’appello che

vogliono fare arrivare all’interessato: “Hai fatto un gesto disperato, ma poi hai restituito anche i soldi. Noi ti

stiamo cercando e ci farebbe molto piacere poterti aiutare. Per la situazione in cui viviamo, poteva

succedere a ognuno di noi, capitare al nostro vicino di casa”.

“Lui darebbe una mano a noi e noi a lui”


A prescindere dall’età dell’uomo o della donna che ha commesso questo gesto, Degustifood vorrebbe fargli

un colloquio. I dipendenti di questa pasticceria sono ragazzi giovanissimi, appena usciti dalla scuola,

oppure persone di 60 anni, che sono stati assegnati alla panetteria e si occupano delle cotture. “Se è una

persona che ha fatto solo un gesto disperato, perché non aveva altro modo per mangiare, vorremmo

aiutarlo. Storie così non ne avevamo mai sentite prima. Non facciamo distinzioni sui nostri dipendenti, non

guardiamo l’età, il sesso, il colore, ma se è una persona che vale, fa parte del nostro gruppo”. L’uomo

misterioso e affamato per Degustifood dovrebbe avere solo voglia di lavorare e imparare, perché un lavoro

per lui nell’azienda di Pistoia c’è. “Se si presentasse – ha concluso Agnese Giannini – lui darebbe una mano

a noi e noi a lui”.