Un’intera famiglia di cinque persone sterminata mentre cercava di fuggire dall’invasione russa dell’Ucraina.
È accaduto a Nova Kachovka,
nel sud del paese, non distante da Kherson, la prima grande città ucraina, caduta in mani russe ,dall’inizio
della guerra.
A morire sono stati Irina Alexandrova Fedko, 27 anni, i figli Sofia Olehivna di 6 anni, e il neonato di sole
sei settimane Ivan Olegovic,
e i suoceri Anna Vasylivna e Oleg Ivanovic, entrambi di 56 anni.
Gli spari mentre erano al telefono con il figlio
Erano tutti fuggiti dai bombardamenti russi sulla loro città, grande porto lungo il fiume Dnipr e a poca distanza da Kherson.
A salvarsi è stato solo il marito della donna, Oleg Fedko, 30 anni,
che lavora come poliziotto ed era rimasto in città ,a prestare servizio.
A gettare un’ombra cupa sulla vicenda
è anche il fatto ,che i cinque morti durante la fuga ,non sarebbero vittime dei bombardamenti, ma dei proiettili
di soldati russi.
A raccontare questa versione ,
è stato Denis Fedko, fratello del trentenne Oleg ,e figlio dei
due 56enni in fuga , con nuora e nipoti.
Denis era a telefono con la madre, mentre il padre era alla guida dell’auto.
I cinque avevano deciso di lasciare
la loro casa con l’avanzare delle truppe russe, quando improvvisamente,
mentre erano ancora a telefono.
Denis ha sentito la madre urlare,
con in sottofondo le urla dei nipoti.
“Come potete farlo?”, le ultime parole sentite pronunciare alla madre.
Poi suoni di spari.
“Ho sentato Ivan piangere,
aveva solo un anno e mezzo.
Poi altri spari, poi silenzio.
Poi altri spari, almeno due o tre colpi. Penso li abbiano finiti”.
Una versione che testimonierebbe, riportano i media ucraini,
la brutalità dell’invasione russa,
e la loro volontà di colpire deliberatamente anche i civili.