Giuseppe Fiorellosu RA1 in “Penso che un Sogno Così

L’attore Beppe Fiorello posa per i fotografi durante il photocall del film tv Rai “Il mondo sulle spalle”, Roma, 15 febbraio 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

Un viaggio intenso, profondo, a tratti ameno, a tratti toccante, che parte dal profondo Sud e attraversa l’Italia intera, che vola sull’infanzia, le origini, le vicende buffe, quelle dolorose e altre incredibili e divertenti. A compierlo Giuseppe Fiorello, protagonista della serata evento “Penso che un Sogno Così”, in onda lunedì 11 gennaio alle 21.25 su Rai1.
Sarà un racconto basato su temi universali come la famiglia, il lavoro, il progresso e l’immigrazione dei nostri nonni. 
In un “volo immaginario” Giuseppe Fiorello invita i protagonisti della sua vita ad uscire

dalla memoria, li porta in scena e rende il pubblico partecipe di un emozionante gioco di specchi tra lui e il padre.
In parallelo, verrà raccontata la crescita musicale di Domenico Modugno che, con le

sue canzoni, ha accompagnato la vita della famiglia Fiorello: ogni scena avrà infatti il suo sottofondo musicale. 
Sul palco, oltre ad un corpo di ballo straordinario, anche due musicisti d’eccezione: Daniele Bonaviri, uno dei più bravi chitarristi italiani e Fabrizio Palma, musicista e arrangiatore. 
Eleonora Abbagnato, Pierfrancesco Favino, Paola Turci, Serena Rossi, Francesca Chillemi e Rosario Fiorello accompagneranno Giuseppe Fiorello in questo racconto diventando parte integrante della narrazione, che scorrendo fluida e ritmata crea una magia inaspettata e coinvolgente.

“Questo ‘sogno’ che porto in televisione è un tracciato di quello che sono, è un tributo alla timidezza attraverso la quale vi farò vivere il mio rapporto con la vita, regalo una parte della mia famiglia e alla mia famiglia regalo quei silenzi di bambino ora decifrati e risolti. 
Attraverso le musiche di Domenico Modugno creo un filo conduttore tra lui e mio padre che è il vero protagonista di questa storia.
Per una questione fisica, di una somiglianza che a tratti sembra

molto fraterna, dai baffetti allo sguardo, alla voce, e per velleità

artistiche dell’uno e dell’altro, è un incrocio di vite, di destini, di passato

e di futuro. Il racconto parte da molto lontano con un fatto apparentemente

surreale sulla prima volta che da bambino ascoltai un brano di Modugno per via

di un personaggio bizzarro del mio paese che mi volle regalare un suo disco, fino

ad arrivare al presente mettendo in scena il tema del destino che volle mettermi

di fronte ad una scena che per me sarebbe stata più che un lavoro… interpretare Modugno.

Svelerò ogni paura, ogni istante di quei mesi in cui mi trovai davanti ad uno specchio a

decidere se assumermi o meno quella grande responsabilità, e poi la prima volta che

entrai a casa di Mimmo…
In scena si esegue un repertorio di brani molto vasto tra cui canzoni meno note, cantate e suonate dal vivo, si raccontano incontri importanti come quello con Pier Paolo Pasolini e si attraversano

temi anche forti senza mai mettersi su una cattedra a spiegarne il metamorfico significato

ma lasciando liberi gli spettatori di crearsi il loro immaginario.
Un racconto dedicato esclusivamente a mia madre Sarina, l’unico grande amore di mio padre”.
Giuseppe Fiorello

“Penso che un Sogno Così”
Prodotto da Friends & Partners e Ibla Film per Rai1
Ideato da Giuseppe Fiorello 
Scritto con Vittorio Moroni 
Regia televisiva di Duccio Forzano

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