Foggia, agguato mortale allo zio durante i festeggiamenti della vittoria dell’Italia: gravissimo il nipote

Foggia, agguato mortale allo zio durante i festeggiamenti della vittoria dell’Italia: gravissimo il nipote

Dall’ospedale di foggia fanno sapere che la situazione è grave, il bambino è tenuto in coma, “intubato e

connesso a un ventilatore meccanico per assistenza respiratoria”. Il piccolo è stato raggiunto da un colpo

di pistola all’addome durante l’omicidio dello zio a SanSevero e nei prossimi giorni sarà operato.

Restano gravissime le condizioni del bimbo di 6 anni colpito da alcuni proiettili durante l’agguato mortale

allo zio mentre festeggiavano insieme la vittoria dell’Italia agli Europei di calcio, domenica sera, tra le strade

di San Severo, grosso cento alle porte di Foggia. Il piccolo è stato raggiunto da un colpo di pistola

all’addome durante l’omicidio dello zio ed è ricoverato in coma farmacologico al Policlinico Riuniti di Foggia

dove è stato trasporto d’urgenza subito dopo i fatti. Dall’ospedale fanno sapere che la situazione è grave, il

bambino è tenuto in coma, “intubato e connesso a un ventilatore meccanico per assistenza respiratoria”.

Fondamentale saranno le prossime ore per capire se il suo corpicino reagisce alle terapie. I medici lo

tengono sotto stretta osservazione e non è escluso un intervento chirurgico nei prossimi giorni. “Verrà

strettamente monitorata l’evoluzione delle sue condizioni cliniche, soprattutto nelle eventualità che si renda

necessario un intervento chirurgico nelle prossime ore o giorni” spiegano dal Policlinico foggiano

assicurando che di lui in questo momento si trano occupando un tema di medici composto da una equipe

multidisciplinare composta da rianimatori, chirurghi e radiologi.

Intanto proseguono le indagini della a squadra mobile di Foggia per accertare dinamica dei fatti e

responsabili dell’agguato. Gli inquirenti hanno acquisito i video delle telecamere della zona ma anche i

filmati girati da alcuni passanti che in quel momento stavano festeggiando in strada. Da una prima

ricostruzione dell’accaduto, era passata da poco la mezzanotte quando la vittima dell’agguato, il 42enne

Matteo Anastasio, è stato raggiunto dai sicari mentre era a bordo del suo scooter in compagnia del

nipotino di 6 anni e stava girovagando in città per festeggiare la vittoria degli azzurri. Autori dell’agguato

due persone coperte da casco integrale a bordo di uno scooter di grossa cilindrata.

“Ciò che ci lascia scioccati è la ferocia bestiale di queste persone, che non si sono fermate neanche dinanzi

alla presenza di un bambino, minacciando l’incolumità di un soggetto debole” ha dichiarato il sindaco di

San Severo Francesco Miglio. I killer hanno esploso diversi colpi con una pistola calibro 7.65 che non

hanno dato scampo ad Anastasio ferendo invece il nipotino. Il piccolo è figlio di Giuseppe Anastasio,

fratello della vittima dell’agguato e anche lui morto ammazzato, il 5 febbraio 2017, sempre a San Severo.

Giuseppe Anastasio nel 2002 uccise per errore Stella Costa, la bambina di 12 anni colpita da un proiettile

vagante mentre andava a gettare la spazzatura. Il vero bersaglio era un “rivale” in amore che si salvò per

miracolo.