“E’ una strage, sono morti tutti”, l’angoscia dopo il crollo della gru e la tragedia dei tre operai rimasti uccisi

La terribile tragedia avvenuta sabato 18 dicembre a Torino, con una gru crollata in via Genova che ha ucciso tre operai, ha provocato attimi drammatici in seguito all’incidente. Il cedimento della struttura ha causato appunto la morte di tre operai e il ferimento di altre 3 persone, tra cui un quarto operaio. A filmarli subito dopo l’accaduto un video realizzato da un passante. Mentre sullo sfondo si sentono le prime sirene dei soccorsi e le urla delle persone rimaste intrappolate sotto la struttura, c’è qualcuno che al telefono grida: “E’ una strage, la gru è caduta sono morti tutti, vieni giù non stare in ufficio, i tre gruisti, i tre montatori, sono qui, morti“.

Attualmente sono in corso le indagini per appurare le motivazioni del crollo. Non è da escludere nessuna ipotesi e tra le più quotate, si apprende dai vigili del fuoco impegnati sul posto, c’è il cedimento strutturale alla base delle gru o dei cedimenti lungo la struttura. 

“Premesso che sarà la magistratura a ricostruire nel dettaglio ciò che è avvenuto, non vorremmo ritrovarci ancora una volta di fronte all’ennesima strage nei cantieri legata a tempi e modalità di lavoro. Dove la fretta e la velocità eccessiva aumentano i rischi, dove la ripresa fa sempre più rima con incidenti e lavoro nero a fronte di una domanda di lavori superiore alla capacità delle stesse imprese – hanno affermato il segretario generale della CgilMaurizio Landini e il segretario della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi -. La logica di fare sempre di più e più presto, con orari di lavoro massacranti e ricorso a squadre di cottimisti in sub appalto, che rischia di mettere la sicurezza di lavoratori dei cittadini in secondo piano deve essere contrastata. I cantieri non possono diventare il far west