È disponibile in libreria e negli store online Pietà per l’esistente. Satire e poesie censurabili (Ensemble
Edizioni) di Paolo Pera, una variegata raccolta di testi critici (sferzanti, seppur ironicamente) verso la
contemporaneità̀ politica, religiosa, estetica e umana.
L’io poetante è qui l’osservatore di un Occidente che ha smarrito gli argini logici, come pure il senso del
bello. Tra invettive e pasquinate, il poeta si scopre sì capace di un’innata avversione per l’altrui «bruttezza
desiderata» ma anche compassionevole nei confronti del dolore che instaura questa bruttezza, ossia quel
perdimento che fa decadere l’uomo nella caotica boria relativista.
A proposito del libro, il giovane autore piemontese racconta: «La raccolta nacque come un unico grande
libro – insieme a quella che ora sarà la seconda anta di un dittico, Pena di me stesso – queste due parti: la
pietà per il mondo e quella per sé, in un certo qual modo volevano essere il mio omaggio al Pound giovanile
(poeta da me sempre amato, e del quale conobbi pure la figlia Mary), quello del Mauberley, dove una voce
poetante demolisce la propria contemporaneità – già in odore d’Usura – e nel mentre critica aspramente anche
sé stessa in qualità di “poeta non indispensabile”; Pound infatti era tanto critico con sé da auto-sabotare il
proprio lavoro, gettandolo magari nella laguna di Venezia, e io pure ma senza laguna (basta il cestino del
desktop, ormai). – continua – «Questo grande libro – effettivamente abnorme, centosessanta pagine – è stato
da me troncato a metà: oggi esordisce la “critica al mondo”, ossia la Pietà, che si trasforma però nella futura
Pena attraverso la poesia conclusiva, Il compassionevole, nella quale la vena satirica si ritira a guardare le
debolezze dell’io permettendogli così di comprendere che questo “gioco dell’attacco” (che sta nel libro) nasca
comunque da un sentimento di commozione per lo svanire e il soffrire di tutte le cose».
Pietà per l’esistente. Satire e poesie censurabili è una «critica sociale in versi» suddivisa in sette brevi
sezioni. «Ad abitare anzitutto questo libro è il rapporto con la temporalità, ancor più che con la realtà: a mio
parere la disgregazione non è negli uomini, essi sono vittime nel tempo che stiamo abitando! Se queste
poesiole saranno eventualmente in grado dare una o più chiavi di letture per intendere la contemporaneità
non potrò che esserne lieto», conclude il poeta.
L’autore
Paolo Pera (Alba, 1996) vive a Canale e studia Filosofia all’Università̀ di Torino. Ha pubblicato il romanzo La
scuola attraverso i miei occhi (Vertigo, 2012) e la raccolta poetica La falce della decima musa (Achille e La
Tartaruga ed., 2020). Nel 2021 pubblica Pierino Porcospino (Gian Giacomo Della Porta Editore), una
rielaborazione del classico per l’infanzia di Heinrich Hoffmann. È anche fumettista, pittore e scultore.
Collabora con diverse riviste online in qualità̀ di critico letterario.
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