Collega dimentica la gabbia aperta, Catalina muore a 21 anni sbranata dalla tigre allo zoo
Una giovane addetta di uno zoo sudamericano è morta in maniera tragica dopo essere stata
aggredita e sbranata da una tigre uscita dalla sua gabbia a causa di una dimenticanza di uno
dei guardiani. La terribile tragedia si è consumata nello scorso weekend in un parco safari in
Cile dove la vittima lavorava come addetta. Secondo quanto ricostruito dalle autorità locali,
la ragazza di soli 21 anni, Catalina Ibarra, era stata incaricata di pulire il recinto davanti la
gabbia della tigre quando è avvenuto l’incidente. La ventunenne si era recata sul posto per
svolgere la mansione ma qualcuno aveva dimenticato la porta della gabbia aperta così la
tigre è balzata fuori e si è scagliata contro di lei uccidendola.

Una delle attrazioni dello zoo safari con tigri libere
Secondo il referto del medico legale, la donna è stata morsa al collo dal grosso felino
ed è morta praticamente sul colpo. Sulla tragica morte di Catalina è stata subito aperta
una inchiesta per accertare l’esatta dinamica dei fatti ed eventuali mancanze dei sistemi
di sicurezza dello zoo safari di Rancagua, nell’omonima città cilena. Secondo quanto
confermato dalla stesa struttura, nessuno dei compiti della 21enne prevedeva il contatto
diretto con nessuno degli animali, quindi le pulizie dovevano avvenire con la tigre rinchiusa.

La vittima
Travolto dalle polemiche per una morte tanto atroce quanto assurda e accusato di negligenza, il direttore amministrativo del parco ha affermato che un gruppo di lavoratori dello stesso zoo aveva deliberatamente sbloccato la gabbia delle tigri contrariamente a quanto prevede il protocollo, lasciandola aperta. Un collega della 21enne ha affermato che altri addetti sapevano ma nessuno aveva avvisato la giovane del fatto che era abitudine di alcuni custodi lasciare la gabbia della tigre aperta e che andava chiusa prima delle pulizie. Al momento la tigre che ha ucciso Catalina non è stata soppressa, ma il suo destino potrebbe essere segnato.