
La coppia potrebbe essersi tolta la vita, l’ipotesi dei ricercatori sulla base delle analisi scheletriche. Gli
archeologi hanno recentemente pubblicato degli studi relativi a una tomba in cui è stata rinvenuta una
coppia di amanti che si abbracciano risalente a oltre 1.600 anni fa, durante la dinastia Wei del nord (386-
534), secondo l’università di Jilin. La tomba è stata scoperta nel 2020 nella città di Datong, nella provincia
dello Shanxi, nella Cina settentrionale. La coppia giaceva in una singola bara sepolta nella stessa tomba. il
maschio aveva le braccia avvolte intorno alla vita della sua amante, mentre la donna era rannicchiata
contro il petto dell’uomo, con la testa sulla sua spalla. Il ricercatore ha anche rinvenuto un anello d’argento
sull’anulare della mano sinistra di lei. Ulteriori analisi scheletriche hanno rivelato una frattura infetta non
guarita sul braccio destro dell’uomo, mentre le ossa della donna sembravano essere sane. Questa scoperta
indica che i due potrebbero essersi tolti la vita. Anche se in precedenza sono state scoperte diverse tombe
di coppie abbracciate risalenti alla dinastia Wei del nord, un ritrovamento archeologico così ben conservato
è piuttosto raro, secondo la squadra di ricerca. Tali tombe aiutano a interpretare meglio le percezioni
sociali della vita e della morte umana e gli atteggiamenti verso l’amore durante quella dinastia, quando la
coesistenza di più gruppi etnici ha favorito l’aumento e la diffusione dell’ethos pluralista, dichiarano i
ricercatori. L’antica regione di Datong era un importante crogiolo di culture etniche dove in quel periodo
esisteva la tendenza a bramare e a coltivare lo sbocciare dell’amore. L’anello al dito della donna serviva
principalmente come un simbolo d’amore o di matrimonio piuttosto che come mera decorazione durante il
regno della dinastia Wei del nord, nella Cina settentrionale. Le tombe di amanti abbracciati vantano oltre
6.000 anni di storia in tutto il mondo, come gli amanti di Valdaro trovati vicino Mantova e gli scheletri
abbracciati di Alepotrypa, in Grecia. Ricercatori nazionali e dall’estero, compresi quelli dell’Istituto di
archeologia di Datong, dell’università di Jilin e dell’università di Xiamen hanno condotto ricerche e studi
congiunti sulla tomba rinvenuta nello Shanxi. un articolo riguardante questa ricerca è stato pubblicato sulla
rivista International Journal of Osteoarchaeology.