Assegno unico aumenta per tutti con la rivalutazione, di quanto cresce il sostegno per i figli
Con la rivalutazione dell’assegno unico universale per i figli crescono gli importi del sostegno per le famiglie: più 8,1% per tutti indipendentemente dal reddito, già dall’assegno di febbraio.
Un assegno più alto per tutti, grazie alla rivalutazione. Da febbraio le famiglie che percepiscono il sostegno per i figli vedranno l’importo ritoccato verso l’alto, per via dell’adeguamento al costo della vita previsto dalla legge che ha introdotto la misura. Oltre agli aumenti decisi dal governo Meloni – che ha apportato una serie di modifiche per rendere più consistente l’assegno, ma solamente in alcuni casi – arriverà perciò un ulteriore aumento dell’8,1%. Il tasso di rivalutazione – confermato oggi dal Sole24Ore – è stato definito dall’Inps con il ministero dell’Economia e corrisponde alla variazione media annua dell’Indice nazionale dei prezzi al consumo calcolato dall’Istat.
Di quanto aumenta l’assegno unico per tutte le famiglie
In concreto tutte le famiglie vedranno aumentare l’assegno unico già dall’erogazione prevista a febbraio, che in settimana arriverà sui conti correnti, con un leggero ritardo già segnalato nei giorni scorsi. Mentre per l’assegno di gennaio, già erogato senza gli aumenti, verrà corrisposto un saldo della differenza con il pagamento del mese di marzo.
In sostanza l’assegno minimo per figlio passa da 50 a 54,1 euro, l’importo massimo, invece, varia da 175 a 189,2 euro. Ma non solo: variano anche le fasce Isee. Ad esempio la soglia massima da non superare per ottenere l’importo più alto possibile dell’assegno passa da 15mila a 16.215 euro. Mentre la soglia massima oltre la quale si riceve l’importo minimo dell’assegno unico passa da 40mila a 43.240 euro. Nei prossimi giorni l’Inps pubblicherà una tabella con tutti gli importi aggiornati.
Scadenza Isee per l’assegno unico, entro quando va presentato
C’è una scadenza fondamentale, però, per tutti coloro che percepiscono l’assegno unico per i figli: l’aggiornamento del reddito Isee. È necessario inviarlo tramite la dichiarazione sostitutiva unica – la cosiddetta Dsu – entro la fine del mese. Chi non la presenterà entro il 28 febbraio, infatti, passerà automaticamente nella fascia più alta e percepirà l’importo minimo per ogni figlio. In caso di dimenticanza da marzo sarà possibile aggiornare l’Isee entro il 30 giugno, ricevendo così gli importi riparametrati ma solamente dal mese di marzo. In ogni caso non è necessario inviare una nuova domanda, ma solo un aggiornamento dell’Isee. Discorso diverso, ovviamente, per chi chiede l’assegno per la prima volta.