Teramo, insegnante ai domiciliari per molestie su minori: avrebbe palpeggiato tre studentesse
Un insegnante di una scuola superiore di Teramo è stato posto ai domiciliari con l’accusa di molestie
sessuali nei confronti di tre studentesse tra i 14 e i 15 anni. Il docente le avrebbe palpeggiate durante
l’orario scolastico.
I carabinieri della compagnia di Teramo hanno posto agli arresti domiciliari nella giornata di ieri, martedì 5
aprile , un insegnante del posto accusato di violenza sessuale e molestie su minori. Il docente lavorava in
una scuola superiore di secondo grado di Teramo e, secondo quanto accertato dai carabinieri della locale
compagnia, avrebbe compiuto molestie su tre minori alle quali insegnava nel periodo tra l’ottobre 2021 e il
febbraio 2022. Le vittime erano alcune studentesse di età compresa tra i 14 e i 15 anni: secondo quanto
appurato, l’insegnante le avrebbe palpeggiate in diverse occasioni durante l’orario scolastico.
Ad aiutare gli agenti nella conclusione delle indagini, anche la direzione scolastica, i colleghi dell’uomo
attualmente ai domiciliari e gli studenti coinvolti direttamente o indirettamente che hanno ricostruito con
precisione il comportamento dell’insegnante durante l’orario scolastico. Il provvedimento cautelare è volto
a scongiurare il pericolo di reiterazione del reato. L’uomo dovrà restare ai domiciliari presso la sua
abitazione. Nel frattempo gli sono stati sottratti i dispositivi informatici al fine di approfondire le indagini
per ora circoscritte al perimetro scolastico.
Ancora nessuna ulteriore informazione sul caso è stata resa nota. Non è chiaro quale materia insegnasse il
docente attualmente ai domiciliari né le dinamiche delle molestie. Ulteriori indagini saranno portate avanti
per definire i contorni dei fatti. Nel frattempo, gli agenti hanno sequestrato i dispositivi elettronici per nuovi
approfondimenti. Di grande aiuto per il compimento degli accertamenti anche l’intero personale dell’istituto,
che ha fornito alle forze dell’ordine la propria testimonianza. Anche gli studenti hanno fatto la loro parte,
raccontando agli agenti la vita quotidiana con il docente.