Parma, operaio muore schiacciato da un contenitore di mangime: ancora una tragedia sul lavoro


Un operaio di 37 anni di una ditta di mangimi di Sorbolo, in provincia di Parma, è morto ieri sera dopo

essere rimasto schiacciato da un sacco del peso di svariati quintali: per l’uomo non c’è stato niente da fare.

Secondo l’Inail nei primi tre mesi del 2021 si sono verificati circa due morti al giorno sul lavoro.

Ennesimo incidente mortale sul lavoro: è avvenuto ieri sera a Sorbolo, in provincia di Parma, dove Andrea

Recchia, un operaio di 37 anni, ha perso la vita in un’azienda che produce mangimi. Il lavoratore, di origini

lucane (era di Montalbano Jonico, in provincia di Matera), è rimasto schiacciato da un sacco pieno di

mangime del peso di diversi quintali. Immediata la chiamata ai soccorsi. Sul posto è intervenuto il 118, ma i

sanitari non hanno potuto fare altro che accertare il decesso dell’uomo. L’area dell’incidente è stata

sottoposta a sequestro dopo l’intervento dei carabinieri e degli operatori della Medicina del lavoro dell’Ausl

di Parma, che dovranno accertare se siano state rispettate le norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e –

in particolare – cosa abbia fatto sì che il pesantissimo sacco rovinasse sull’operaio, uccidendolo.

“Ennesima tragedia sul lavoro. Una giovane vita spezzata, ieri sera, in una attività alle porte di Sorbolo.

Sono notizie che lasciano tanto sgomento. Siamo vicini ai famigliari in questa terribile tragedia”, ha

commentato il sindaco di Sorbolo-Mezzani Nicola Cesari.


Nel primo trimestre del 2021 +11,4% di morti sul lavoro

Prosegue dunque la strage di lavoratori nelle fabbriche, nei cantieri, nelle campagne e sulle strade italiane.

Secondo l’Inail nel primo trimestre del 2021 le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale

presentate all’istituto entro sono state 185, 19 in più rispetto alle 166 registrate nel primo trimestre

dell’anno scorso, con una crescita dell’11,4%. In sostanza due persone ogni giorno muoiono mentre fanno il

loro lavoro. Sabato, in occasione della Festa del Lavoro, la denuncia era arrivata forte dai sindacati: “L’anno

scorso oltre 2000 lavoratori e lavoratrici morti, 185 morti nei primi tre mesi 2021. Pretendiamo zero morti

sul lavoro”. Nel dettaglio i dati rilevati dall’Inail al 31 marzo evidenziano per il periodo gennaio-marzo un

decremento solo dei casi in itinere, passati da 52 a 31, mentre quelli avvenuti durante il turno sono stati 40

in più (da 114 a 154). L’aumento ha riguardato tutte e tre le gestioni assicurative dell’Industria e servizi (da

146 a 158 denunce), dell’Agricoltura (da 11 a 16) e del Conto Stato (da 9 a 11). A livello territoriale emerge

un aumento di due casi mortali nel Nord-Ovest (da 45 a 47), di quattro nel Nord-Est (da 34 a 38) e di 11

casi sia al Centro (da 23 a 34) che al Sud (da 47 a 58). Nelle Isole, invece, si registra un calo di nove decessi

(da 17 a 8).