Parma, molestie e palpeggiamenti alle pazienti dopo il parto: pediatra sospeso per un anno per violenza
sessuale
I carabinieri della Compagnia di Fidenza (Parma) hanno eseguito, nei confronti di un pediatra di 62 anni,
un’ordinanza di misura cautelare della sospensione dal pubblico ufficio di medico convenzionato con il
Servizio Sanitario Nazionale per la durata di 12 mesi, emessa dal Gip del Tribunale di Parma per il reato di
violenza sessuale.
Palpeggiamenti al seno e visite alle parti intime delle sue pazienti, giovani madri, con la scusa che si
trattasse di prassi attuate con finalità terapeutiche. In realtà, però, si trattava di molestie sessuali vere e
proprie. Per questa ragione i carabinieri della Compagnia di Fidenza (Parma) hanno eseguito, nei confronti
di un 62enne medico pediatra, un’ordinanza di misura cautelare della sospensione dal pubblico ufficio di
medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale per la durata di 12 mesi, emessa dal Gip del
Tribunale di Parma per il reato di violenza sessuale.
L’indagine è scattata dopo dalle confidenze che alcune pazienti hanno avuto con la loro ostetrica in merito
a comportamenti subiti da parte del pediatra e ritenuti anomali, che nulla avevano a che fare con le
verifiche sulle condizioni di salute dei neonati. L’attività d’indagine, delegata dalla Procura alla Stazione
Carabinieri di Colorno, ha permesso di acquisire una serie di elementi da cui desumere che, tra novembre
2020 e febbraio 2021, in svariate occasioni, il dottore avrebbe molestato le neomamme con
palpeggiamenti al seno e visita nelle parti intime, spiegando loro che la prassi attuata era funzionale e
comunque connessa a finalità terapeutiche, circostanza – quest’ultima – smentita dall’ostetrica e dalla
ginecologa della ASL.
Per chiarire ogni dubbio in merito alla correttezza dell’operato del medico, il pubblico ministero ha disposto
una consulenza tecnica, che ha escluso che la condotta del professionista fosse funzionale rispetto ad
accertamenti di competenza pediatrica. Il Gip, all’esito della valutazione delle dichiarazioni delle parti
offese (che hanno evidenziato di non aver opposto il proprio esplicito dissenso, perché indotte a credere
che il comportamento da parte dell’uomo fosse prassi medica), ha disposto la sospensione dell’uomo dal
pubblico ufficio di medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale per la durata di 12 mesi,
ritenendo che potesse continuare nella sua condotta.