MORTA DARIA NICOLODI, STAR DI ” PROFONDO ROSSO” E “SUSPIRIA”

E’ morta l’attrice e sceneggiatrice Daria Nico​lodi. Ex moglie di Dario Argento e mamma di Asia Incontrò Dario Argento nel 1974, quando lei era già affermata per aver lavorato con Elio Petri, durante il casting per il film Profondo rosso. “Io sarò per sempre la tua Aria, Daria” scrive Asia su Instagram Tweet 26 NOVEMBRE 2020 Stamattina è morta Daria Nicolodi, attrice e sceneggiatrice nata a Firenze il 19 giugno del 1950. A dare la notizia della scomparsa  il maestro Dario Argento, che con lei aveva un sodalizio che li aveva legati sulla scena e nella vita. Si erano conosciuti nel 1974, quando lei era già affermata per aver lavorato con Elio Petri, durante il casting per il film Profondo rosso. Argento, consigliato da Daria, interpellò i Goblin per la colonna sonora del film e senza dubbio la scelta fu azzeccata, tanto da diventare un disco di straordinario successo. Dalla loro relazione nacque, nel 1975, la figlia secondogenita Asia (Aria Maria Vittoria Rossa), che l’ha resa nonna di due nipoti nati rispettivamente nel 2001 e nel 2008. Con Argento poi collaborò a vario titolo a tutti gli altri suoi film: Suspiria (1977), la cui magistrale sceneggiatura deve molto all’attrice grazie ai racconti di magia nera che la nonna le faceva quando era piccolina; Inferno (1980); Tenebre (1982); Phenomena (1984); Opera (1987); La terza madre (2007), con cui concluse la sua carriera. Tra le altre pellicole a cui ha  partecipato si ricordano: “Schock” (1977), “Maccheroni” (1985. In quello stesso anno fece da ‘madrina’ al debutto della giovanissima Asia, partecipando alla seconda puntata della serie tv “Sogni e Bisogni” diretta da Sergio Citti), “Le  foto di Gioia” (1987), “La setta” (1991), “La fine è nota” (1993),  “Viola bacia tutti” (1998), “La parola amore esiste” (1998), “Scarlet  Diva” (2000), “Rosa e Cornelia” (2000). L’infanzia fiorentina di Daria Nicolodi ha tratti romanzeschi. Il padre, un avvocato, che aveva partecipato alla Resistenza, figlio di Aurelio Nicolodi, il fondatore dell’Unione Italiana Ciechi, morì tragicamente cadendo da cavallo. La madre, Fulvia Casella, figlia del compositore Alfredo Casella, era studiosa di lingue antiche, specialista della filosofia di Parmenide e Socrate. Daria crebbe con la sorella Fiamma, con cattedra universitaria presso l’università  di Firenze in qualità di musicologa. Rimase profondamente  influenzata dalla nonna materna, Yvonne Muller Loeb Casella, una nota  pianista francese molto vicina a Jean Cocteau. La singolare donna si considerava una “strega bianca” e fu lei che avvicinò la nipotina all’occultismo. Mentre il nonno, che Daria non conobbe (morì nel 1947), Alfredo Casella, è stato uno dei più importanti musicisti del XX secolo. La morte della primogenita Nel 1994, subì un gravissimo lutto: la morte, in un incidente, della figlia Anna, la primogenita nata nel 1972 dal legame con lo scultore Mario Ceroli. L’attrice lasciò Roma, tutti e tutto quello che le potesse ricordare la figlia scomparsa, si trasferì prima a Parigi, poi a Paterno e per 4 anni a Foxi, in Sardegna. Gli inizi con il maestro Luca Ronconi Iniziò a recitare giovanissima in teatro, iscrivendosi 17enne all’Accademia di Arte Drammatica di Roma. Esordì nel 1968, diretta dal suo maestro Luca Ronconi nel “Candelaio”, con cui poi tornò a recitare  nell’ “Orlando Furioso”. Nel 1970 debuttò sul grande schermo nel film “Uomini Contro” di Francesco Rosi e nel 1971 entrò nel cast di “Alleluja brava gente”, la commedia musicale scritta da Garinei e Giovannini.  Nel 1972 recitò, con Gabriele Lavia, nello sceneggiato televisivo “I Nicotera” di Salvatore Nocita e sempre nello stesso anno Carmelo Bene la scritturò nel suo film “Salomè” presentato al Festival di Venezia.  Nel 1973 fu Anita al fianco di Ugo Tognazzi e Gigi Proietti nel film di Elio Petri “La proprietà non è più un furto”, che la portò a ottenere  la Targa Mario Gromo come migliore attrice esordiente. Nel 1974  interpretò la parte di Elisa nello sceneggiato Rai “Ritratto di donna velata”. Il post di Asia: “Riposa in pace mamma adorata. Io sarò sempre la tua Aria, Daria” “Riposa in pace mamma adorata. Ora puoi volare libera con il tuo grande spirito e non dovrai più soffrire. Io cercherò di andare avanti per i tuoi amati nipoti e soprattutto per te che mai mi vorresti vedere così addolorata. Anche se senza di te mi manca la terra sotto i piedi, e sento di aver perso il mio unico vero punto di riferimento. Sono vicina a tutti quelli che l’hanno conosciuta e l’hanno amata. Io sarò per sempre la tua Aria, Daria”. Cosi’ su Instagram Asia Argento.

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