Morta Andra, elefantessa del Circo Orfei simbolo dello sfruttamento per il divertimento degli umani

Morta Andra, elefantessa del Circo Orfei simbolo dello sfruttamento per il divertimento degli umani


Andra, elefantessa simbolo del Circo Rolando Orfei, è morta due mattine fa ad Azzano San Paolo, in

provincia di Bergamo. Per la Lav la sua è stata una vita spesa “ad esibirsi per il divertimento umano, lontana

dal suo ambiente naturale”. L’elefantessa aveva 63 anni e tempo fa era stata vittima di un malore.

Andra, elefantessa simbolo del Circo Rolando Orfei, è morta due mattine fa ad Azzano San Paolo, in

provincia di Bergamo. L’animale era balzato agli onori delle cronache nel 2009 per un caso di

maltrattamento nel corso di uno spettacolo circense in Grecia: le immagini avevano suscitato una tale

indignazione nei cittadini che il governo ellenico decise di vietare l’impiego degli animali nei circhi. L’Italia,

tuttavia, non si è mai dotata di una legge simile così Andra è stata impiegata ancora nelle esibizioni

nonostante la sua non più giovane età: l’elefantessa, infatti, aveva 63 anni ed ha continuato ad “esibirsi”

anche dopo un malore avuto proprio ad Azzano.

Negli ultimi anni sono stati i volontari della Lega Anti Vivisezione (Lav) a criticare ripetutamente lo

sfruttamento di Andra, “una vita passata ad esibirsi per il divertimento umano, lontana dal suo ambiente

naturale”. L’elefantessa sarebbe stata impiegata in numerose performance malgrado le sue non ottimali

condizioni di salute e venerdì mattina purtroppo è morta. “Questa vicenda – commenta la Lav – dimostra

ancora una volta, nel modo più drammatico, quanto siano anacronistici i circhi con animali, e l’urgenza di

una legge di divieto. Per questo rivolgiamo un appello al Ministro Franceschini, per una legge che bandisca,

definitivamente, l’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli”.

Secondo l’associazione animalista “Andra è stata sfruttata fino all’ultimo frammento di energia. Abbiamo

tentato in tutti i modi di portarla via e farle riassaporare il profumo della libertà, ma le leggi attuali non ce

l’hanno consentito. Andra, le sue lacrime e il suo sangue, diventano il simbolo dello sfruttamento degli

animali nei circhi italiani ed europei. Diventano l’ombra con cui dovranno convivere tutti coloro che ancora

tollerano e favoriscono la subordinazione degli animali per una malata forma di intrattenimento umano”.