Il mistero del cadavere del Po: diffuse le foto degli abiti per identificare la vittima

Il mistero del cadavere del Po: diffuse le foto degli abiti per identificare la vittima


I carabinieri di Rovigo, con l’autorizzazione della Procura, hanno diffuso le immagini degli abiti trovati

insieme al cadavere nel borsone rinvenuto all’altezza di Occhiobello, sul fiume Po.

I carabinieri di Rovigo hanno diffuso le immagini degli abiti trovati insieme al cadavere ritrovato nel Po il 4

aprile. Il corpo, decapitato e messo in un borsone, è riaffiorato all’altezza di Santa Maria Maddalena di

Occhiobello, in provincia di Rovigo. Rimane il mistero sull’identità della vittima. Gli inquirenti hanno

definitivamente escluso che si tratti di Andreea Alice Rabciuc e ora hanno deciso di fare un ultimo tentativo

per provare a identificare il corpo attraverso le foto degli abiti: una camicia blu con ricami colorati, un paio

di jeans e una giacca rosa.

Le ipotesi dei carabinieri sull’identità del cadavere

Il cadavere è stato trovato da un tecnico dell’Agenzia interregionale per il fiume Po che controllava le

sponde. Pochi gli indizi a disposizione degli inquirenti per risalire all’identità del corpo: si tratta di una

donna dalla pelle bianca di giovane età, probabilmente intorno ai trent’anni. L’autopsia ha accertato che la

data della morte è da collocare in un intervallo che va da una a tre settimane prima del giorno della

scoperta.

In un primo momento si è pensato che il corpo potesse appartenere a Isabella Noventa, uccisa nel 2016

dall’ex fidanzato Freddy Sorgato, o a Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa un anno fa dalla

provincia di Reggio Emilia. Il risultato dell’autopsia ha definitivamente escluso queste due ipotesi, e gli

accertamenti hanno anche scartato la possibilità che la vittima fosse Samira El Attar, morta nel 2019, o la

27enne Andreea Alice Rabciuc. Adesso, l’ultimo tentativo: con l’autorizzazione della Procura i carabinieri

hanno diffuso le immagini degli abiti trovati addosso alla vittima. La lunga permanenza in acqua li ha

rovinati, ma i colori e i dettagli sono ancora perfettamente visibili: la speranza è che qualcuno riconosca la

camicia blu con i ricami colorati o la giacca rosa con i disegni floreali, aiutando così l’identificazione del

cadavere.