GIANNA NANNINI COMPIE 70 ANNI MA SE NE SENTE 41: «LA MORTE È OBBLIGATORIA, L’ETÀ FACOLTATIVA. PER MIA FIGLIA SONO BOOMER»

(Foto di Daniele Barraco)

Gianna Nannini è una delle artiste più amate a livello internazionale.

Indiscussa regina del rock italiano, le sue canzoni rappresentano un pezzo importante della storia della musica nostrana. Nonostante il successo, non sempre nella sua vita le cose sono state facili e anche lei ha attraversato momenti dolorosi, ma che è stata in grado di superare grazie al suo carattere dirompente.

In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, la cantante ha raccontato il lungo percorso che l’ha portata a diventare la persona e l’artista che è oggi. Al giornale ha spiegato che nella sua vita c’è un prima e un dopo, segnato da un anno in particolare. “Nel 1983 sono morta e poi nata di nuovo, e oggi quindi ho 41 anni” ha dichiarato la cantante. A chi le ha chiesto cosa sia successo in quel momento della sua vita, la Nannini ha raccontato: “Mi volevano sostituire con un’altra perché dicevano che non funzionavo più. Era previsto che a trent’anni non andassi più bene, ero vecchia per fare rock: mi avevano consigliato di abbassarmi l’età di un paio d’anni, per andare avanti altri due e finire Fotoromanza. La pressione del successo ti crea uno stato d’animo che ti sbarella, poi mi hanno dato qualche cosa, non so che cosa, e ho perso la conoscenza di me in quel momento. Non l’ho più raccontato perché ero un’altra. Ero come due persone diverse nello stesso corpouna se ne è andata per sempre in quel 1983. Non so neanche io come ne sono uscita. Ora voglio raccontare questa storia perché vorrei dire che non tutto mi è andato bene nella vita, è stata anche molto dura“.

La cantante ci ha poi tenuto a sottolineare quanto le critiche mosse alle donne riguardo l’età possano provocare una grande sofferenza, spiegando come lei è riuscita ad uscire da questo circolo vizioso: “C’è chi discrimina le donne per la loro età, le esclude, invece bisogna avere rispetto. L’ageismo, tra le etichette, tutte fanno male, è quella più subdola: perché è violenta e silenziosa allo stesso tempo. La questione dell’età è interessante: c’è chi crede all’anagrafe, io credo all’anima. È il mio nuovo motto: la morte è obbligatoria, ma l’età è facoltativa. Io potrei essere anche del 1889, come anima, ma ho 41 anni. Mi sono fatta il ‘lifting interiore’. Se riesci a credere all’età che hai, tutto è più libero. È un fatto emotivo, l’anima: ognuno di noi emana una vibrazione, che resta per sempre, è eterna. A me succede quando canto“.

“Sono rinata senza genere, elimino così la conflittualità maschio-femmina”.