La giovane californiana ha deciso di raccontare la sua storia aprendo una pagina Instagram
Un gesto semplice come bere acqua per lei è quasi impossibile. Mentre lavarsi le provoca gravi problemi alla pelle. La vita di Tessa Hansen-Smith, ragazza californiana, 25enne di Fresno, è cambiata quando aveva più o meno otto anni.
E’ a quell’età che cominciano i primi problemi a contatto con l’acqua, alla quale è allergica. Da qui la diagnosi di una malattia rarissima, un’orticaria che viene scatenata appunto anche dal minimo contatto.
“Uscivo dalla doccia e avevo enormi lividi sulla pelle, il mio cuoio capelluto sanguinava”, ha raccontato la giovane. Sua madre Karen è un medico di famiglia ed è stata la prima a rendersi conto del problema della figlia, dopo anni di test e odissee fra specialisti.
E ugualmente “mi sento in colpa – ha confessato – per non aver capito molto prima la sua malattia”, una “condizione rara” descritta dai National Institutes of Health come un disturbo “in cui l’orticaria si sviluppa rapidamente subito dopo il contatto, indipendentemente dalla temperatura”.
Ancora sconosciute le cause della patologia che, a quanto pare, colpisce più comunemente le donne.
La sua storia, raccontata dai principali network americani, è conosciuta anche su Instagram. Dove la giovane ha aperto una pagina Facebook in cui racconta la sua vita “senz’acqua”.
Tessa e la convivenza difficile con la sua allergia
Una vita fatta di controlli, una vita che in buona parte dipende dalla sua malattia. Eppure, Tessa ha reagito, cercando di dribblare un problema di salute grave, che le impedisce una vita normale.
La pagina Instagram “Living Waterless“, “Vivere senz’acqua” è molto frequentata. In tanti scrivono alla venticinquenne incoraggiandola.
Mentre lei, con i suoi video e le sue foto, vuole essere un incoraggiamento per le persone che al mondo, circa 120, soffrono dei suoi stessi problemi.
La sua allergia la costringe a rivedere molte cose della sua routine, che per tutti sono gesti abituali: dal bere solo latte, ad esempio, al cercare di non sudare.
Il periodo della pandemia
E ha passato dei brutti momenti durante il covid, quando ha dovuto smettere di frequentare l’università, l’Uc Davis, perché esporsi al contagio per lei, già gravata come era di gravi problemi immunitari, diventata troppo pericoloso.
Ha poi dovuto affrontare una importante disidratazione che l’ha portata per dodici giorni in ospedale. La sanità privata Usa ha poi presentato il conto di questo ricovero: centomila dollari, che adesso Tessa tenterà di ripagare anche grazie a una sottoscrizione su Gofundme.
“Vorrei aiutare chi ha i miei stessi problemi”
“Penso spesso a quanto possa essere più semplice la mia vita senza questa allergia – dice – ma voglio concentrarmi su come poter aiutare chi ha i miei stessi problemi”.
Intanto, la sua vita quotidiana va avanti, tra mille ostacoli che la ragazza riesce a superare grazie alla sua caparbietà. Perché purtroppo per questa orticaria non c’è cura.
Intanto, i suoi sogni vanno avanti: vorrebbe diventare un’infermiera e studia per questo. Per contrastare l’orticaria, il rimedio attuale è assumere antistaminici. “Spero di tornare all’università e di ritrovare almeno in parte un senso di normalità. Spero di trovare un lavoro”, dice.