Dal 1° giugno 2022 è disponibile su YouTube il videoclip di “Dei Cani”, il nuovo singolo di
Livrizzi già disponibile sulle piattaforme digitali dal 5 maggio.
“Dei cani” è un grido generazionale electro pop. Visi illuminati dagli schermi, stremati su una
tastiera ne compongono le istantanee. L’indifferenza è al centro, subita da chi non si arrende ai
“guarda come canta” della gente, subita da chi ancora ha dei sogni da voler portare avanti aldilà
del sentire comune, aldilà degli schemi vigenti.“Che siamo cani con i sogni accesi, canti stonati
sopra i loro imperi, generazioni senza desideri, siamo ancora in piedi”.
“E’ la canzone a cui tengo di più. Nasce da tutto il disagio e la frustrazione che ho sentito lavorando
all’interno di colossi internazionali. Sentire di essere solo dei criceti all’ interno di meccanismi in cui
fai fatica a ritrovarti semplicemente perché sei soltanto un numero. Capire di non essere parte di
niente ma, ad ogni modo, rimanere a testa alta.” spiega l’artista a proposito del brano.
Il videoclip di “Dei cani” nasce dal desiderio di evidenziare l’annullamento dell’individuo
all’interno delle società del nuovo millennio. Si alternano paesaggi aperti a scene in mezzo alla
massa, alla folla. I colori sono falsati, saturati e poco realistici. E’ il viaggio di chi percorre la propria
esistenza facendo fatica ad esserci per davvero. L’unico abbraccio presente nel video è quasi
invisibile, si perde in mezzo alla gente. Come ogni cosa.
Guarda qui il videoclip su YouTube: https://youtu.be/qBtHH83Fz4c
Biografia
Cesare Livrizzi è un cantautore siciliano, classe 1983. Amante della parola e del linguaggio in
generale che, colluso e generalmente in combutta con l’armonia della musica, tenta di manipolare
per creare piccoli quadri.
Marco Parente, Roberto Dell’Era, Vincenzo Vasi, Asso Stefana e Valeria
Sturba collaborano al disco uscito l’11 Novembre 2016: “Milano non contiene amore”.
Nel 2002 si laurea in DAMS-Musica a Bologna, con una tesi su Tom Waits poco apprezzata
dall’ignoranza Anti-Pop del Professore-Capo ma amata da tutti color che Tom Waits l’hanno
vissuto (compresi alcuni dei professori della commissione). Da lì in poi, tra una pulizia di pentole
più grandi di lui e la vendita di “buchi di topo come fedi nuziali” per campare, inizia l’esperienza dal
vivo nei principali locali di Bologna e la stesura del primo ep “Storie” nel 2007. Merito di questo
acerbo ep fu di portare il cantautore all’attenzione della stampa (“capace di delineare con efficacia
e grazia un personaggio che pare uscito da un disco in coabitazione tra Bersani e Gazzè, coraggioso
sforzo di coniugar una scelta lessicale ricercata a una orgogliosa volontà narrativa” scriveva di lui
Marco Villa su rockit.it) e di alcuni festival.
“Storie” entra nella classifica dei Best Demo 2007 di Demo Rai. Del 2009 è l’incontro con la
produttrice del suo primo disco Susanna Rienzi con cui partorirà nel 2011 “Dall’altra parte del
cielo”. Il disco riceve ottimi riconoscimenti dalla critica. Del 2016 “Milano non contiene amore”
(disco del giorno per Rockit) e il tour che lo porterà a fare concerti in alcune delle principali città
d’Italia da Nord a Sud. “Io non mi diverto” (Orphans Records 2021) si appresta ad arrivare a
50000 streaming su Spotify. Il 28 Marzo “Pianeti” (Orphans Records 2021) (più di 220 mila
streaming). Dal 3 Febbraio 2022 inizia la sua collaborazione con Kaizén e il suo KStudio con i singoli
“Il tuo vestito azzurro”(70000 streaming), “L’amore che perdi”(50000) e l’ultima arrivata “Dei cani”
(5 Maggio 2022).