Con una finta penna filmava le infermiere negli spogliatoi del reparto Covid in ospedale

Con una finta penna filmava le infermiere negli spogliatoi del reparto Covid in ospedale


Dopo alcune settimane di indagini, i militari dell’arma sono risaliti a un uomo, un cinquantenne dipendente

di una ditta esterna dell’ospedale piemontese.

Approfittando della possibilità di entrare liberamente nei locali dell’ospedale in quanto addetto di una ditta

esterna che lavora nel nosocomio, aveva piazzato una micro telecamera nascosta per filmare le infermiere

e le operatrici socio-sanitarie negli spogliatoi, alla fine dei turni nei reparti covid. L’assurda scoperta è

avventa all’ospedale di Mondovì, in provincia di Cuneo, quasi per caso. La telecamerina infatti era nascosta

in una finta penna che veniva lasciata appositamente su una un mobiletto degli spogliatoi con annesse

docce e che dunque non destava sospetti. Con questa tecnica il presunto responsabile del fatto, un uomo

ora denunciato a piede libero dai carabinieri, infatti sarebbe riuscito a registrare decine di video prima di

scoperto.

Ad accorgersi della strana penna sempre appoggiata sul mobiletto è stata una delle vittime che, dopo

averla presa, si è accorta che serviva a filmare ha segnalato il fatto alle forze dell’ordine. Dopo alcune

settimane di indagini, i militari dell’arma sono risaliti a un uomo, un cinquantenne dipendente di una ditta

esterna dell’ospedale piemontese. I carabinieri così hanno ottenuto un mandato di perquisizione

domiciliare e durante i controlli in casa dell’uomo hanno trovato sul suo computer personale decine di

filmati ripresi nei bagni con locali spogliatoio e doccia riservati al personale dell’ospedale. L’uomo ora è

accusato dei reati di violenza privata e interferenza illecita nella vita privata. Secondo le prime informazioni,

sarebbe un dipendente di una ditta di servizi esterna dell’ospedale piemontese residente nell’hinterland di

Cuneo che avrebbe reso dichiarazioni spontanee ai carabinieri. Le analisi sull’oggetto ritrovato sono

comunque ancora in corso e gli inquirenti mantengono per ora uno stretto riserbo.