Una proficua collaborazione tra APICES e
Fondazione Baravalleper favorire
l’educazione finanziaria e la cultura d’impresa.
A margine di un meeting sul tema dei rapporti tra impresa ed istituzioni, alla presenza,
tra gli altri, di Letizia Moratti, l’avv. Massimiliano Albanese eil dott. Luca Baravalle
hanno firmato a Cherasco (CN) un protocollo d’intesa tra i lororispettivi enti.
Nell’esclusivo scenario del Golf Club di Cherasco, nei pressi di Cuneo, si è tenuta qualche giorno fa
una tavola rotonda dal titolo “L’industria tra Italia ed Europa: problemi, idee e soluzioni”, promossa dalla
Fondazione Baravalle e.t.s. per discutere, con il gotha dell’imprenditoria piemontese e non solo, la
congiuntura economia edi rapporti non sempre “amichevoli” tra il mondo delle attività produttive,
specialmente il settore primario e secondario, e quello delle Istituzioni, sia italiane che europee, con i
loro apparati burocratici e finanziari.
La Fondazione, nata nel 2022 per iniziativa delle famiglie d’imprenditori cuneesi Baravalle e
Tuninetti, opera prevalentemente nel campo della diffusione della cultura d’impresa etica
edell’educazione finanziaria, promuovendo anche progetti di valorizzazione dell’arte ediniziative
caritatevoli. Presieduta dal dottor Luca Baravalle, manager di successo con esperienza in numerosi
settori produttivi, vanta tra i suoi maggiori esponenti il prof. Giuseppe Ghisolfi, noto divulgatore
finanziario e banchiere nonché membro del CNEL, ed il prof. Ubaldo Livolsi, già amministratore
delegato Fininvest.
A margine dell’importante meeting promosso dalla Fondazione, che ha avuto tra i suoi principali
relatori Letizia Moratti, è stato siglato un protocollo di collaborazione tra l’ente piemontese
el’APICES, l’Associazione Professionisti ed Imprese per la Cooperazione Economica e Sociale,
organizzazione romana presieduta dall’avvocato Massimiliano Albanese. In particolare, APICES è
un ente fondato nel 2016 con lo scopo di favorire la conoscenza delle opportunità offerte dai mercati
dei Paesi in via di sviluppo, promuovendo una cooperazione in ottica win-win, favorendo cioè sia le
imprese italiane interessate ad esplorare quei mercati, sia l’economia, le istituzioni e soprattutto la
popolazione locale, generando così business “sano” e sostenibile, intorno al quale aggregare persone,
idee ed energie eticamente orientate.
Massimiliano Albanese, avvocato d’affari che si occupa anche di sostenibilità ed ESG investing,
ritiene strategica la sinergia tra APICES e Fondazione Baravalle ed a tal proposito si è così espresso «il
profilo autorevole e di grande esperienza, che contraddistingue tutti i componenti dell’advisory board della Fondazione
Baravalle, è per noi una garanzia di concretezza e successo per qualsiasi iniziativa che avremo l’opportunità di condurre
insieme. Sono davvero grato all’amico Luca per aver accolto con entusiasmo la proposta di un protocollo d’intesa con la
nostra associazione e sono sicuro che, lavorando fianco a fianco, le nostre rispettive organizzazioni sapranno esprimere un
contributo di eccezionale valore sul tema della sostenibilità e dell’etica nel mondo dell’impresa e nella vita pubblica. E’
significativo», ha concluso Albanese, «che la Fondazione abbia scelto di collocare la stipula dell’accordo con Apices a
margine di una giornata importantissima, in cui ha saputo promuovere un tavolo di confronto tra impresa ed istituzioni
di altissimo livello, un think tank davvero eccezionale».
Soddisfazione per l’intesa raggiunta tra i due enti è stata espressa anche da Luca Baravalle, che
nell’occasione ha sottolineato soprattutto l’importanza del tema affrontato nel corso dell’evento
promosso a Cherasco dalla sua Fondazione: «occorre ricucire al più presto quel filo di dialogo e fiducia tra
produttori ed istituzioni, per il bene sociale ed economico di un’Italia e di un’Europa che si vedono sempre più
ridimensionate sullo scenario globale. Per compiere questa inversione di tendenza e ravvivare uno spirito di collaborazione
ed ottimismo dobbiamo mettere in campo un approccio costruttivo», ha sostenuto Baravalle, auspicando
l’individuazione di giusti interlocutori «per fare giungere nelle stanze dei bottoni, in modo garbato ma fermo, le
necessità del settore produttivo».
Una sfida cui Letizia Moratti, chair speaker della giornata, non si sottrae, forte della sua storia
imprenditoriale sia in ambito industriale che finanziario, non solo nel settore privato ma anche quale
presidente della Rai, e poi quale politico di primo piano, nel ruolo di Ministro dell’Istruzione con il
secondo e terzo Governo Berlusconi, successivamente di Sindaco della capitale economica d’Italia, la
città di Milano, all’epoca della preparazione di Expo2015, da ultimo quale Vicepresidente ed Assessore
al Welfare della Regione Lombardia con la prima Giunta Fontana. «Dopo la crisi economica, la pandemia e
l’odierna convivenza con due guerre che stanno condizionando la nostra economia», ha dichiarato la Moratti, «le sfide
che siamo oggi chiamati ad affrontare sono cruciali per disegnare un futuro di prosperità e appartenenza ad un’Europa
vista come una grande Patria d’inclusione, coesione ed operosità, proprio come l’avevano pensata i padri fondatori. In
questo momento però serve un’Europa diversa, che offra opportunità e non imponga obblighi, che garantisca sicurezza ai
suoi cittadini e favorisca il commercio e l’impresa. Un’Europa molto pragmatica e vicina alla gente, non ideologica, dove
l’Italia abbia un ruolo da protagonista. Le sollecitazioni delle imprese sono quasi sempre corrette ed è vero che spesso non
c’è comprensione tra Industriaed Unione Europea. È allora necessario riallacciare in modo concreto il dialogo tra imprese
edistituzioni. È un percorso non facile, di sicuro non immediato, ma proprio la sinergia tra mondo dell’industria ed
istituzioni può e deve costituire un valore aggiunto determinante».
Una giornata di grande interesse e ricca di contenuti, quella promossa dalla Fondazione Baravalle, la
cui importanza è stata attestata dal vero e proprio parterre de roi di ospiti intervenuti, accanto ai principali
partner della Fondazione stessa.
Accanto aLetizia Moratti, sono intervenuti anche il Presidente della Provincia di Cuneo e Sindaco
di MondovìLuca Robaldo, il Prefetto di Cuneo Fabrizia Trioloed il Sindaco di Cherasco Carlo
Davico. Numerosi gli imprenditori di primissimo piano, come Maria Franca Ferrero, Bartolomeo
Salomone, Nino Aragno, Aldo Borello, Fabrizio Cellino, Andrea Chiusano, Domenico Monge,
Luca Rollino, Giuliano Fosser, Davide Storino, Gianfranco Sciscione e molti altri.Presenti anche il
Presidente dell’Accademia Albertina di Torino Paola Gribaudo, l’economista prof. Giuseppe Tardivo,
la curatrice d’arte prof.ssa Sally Paola Anselmo Pinottini, numerosi esponenti dell’associazionismo
d’impresa, tra cui Claudia Porchietto, Luca Remmert, Nadia Dal Bono, Marco Buttieri e
professionisti come Alberto Rizzo, Luca Favini, Riccardo Ronchitelli e molti altri. Per l’APICES,
con il suo Presidente Massimiliano Albanese, presente anche il Segretario Generale Maria Pagano.