Nonostante la lotta al bullismo e all’omofobia e anni di campagne di sensibilizzazione, ancora oggi le scuole non sono un posto del tutto sicuro per gli alunni, soprattutto quelli più fragili. E proprio in merito al bullismo che striscia tra i banchi e i corridoi delle scuole, dalla Sicilia arriva una storia terribile, perché un ragazzino di soli 13 anni si è tolto la vita sulle scale di casa sua.
A ritrovare il ragazzino sarebbero stati i genitori, che hanno subito chiamato i soccorsi, ma purtroppo per l’adolescente non c’è stato niente da fare. Il motivo di questo gesto? Il quotidiano La Sicilia e i compagni di classe parlano di continue violenze psicologiche e di bullismo omofobo.
Le violenze sarebbero iniziate a 11 anni in prima media, quando alcuni alunni avrebbero preso di mira la vittima tirando in ballo il suo presunto orientamento. Per questo motivo i genitori hanno pensato di fargli cambiare scuola, ma non è servito a molto, perché anche nel nuovo istituto pare si siano riproposte le stesse situazioni fatte di prese in giro e cattiverie di ogni tipo. La preside della scuola dopo la tragedia ha interrotto le lezioni per due giorni, ma si è detta impossibilitata a commentare l’accaduto: “Attualmente si sta conducendo un’indagine in corso, quindi non posso rilasciare alcuna dichiarazione“.
La nota del governatore Schifani sul ragazzino di Palermo.
“Nell’attesa che siano approfondite le circostanze connesse al tragico evento accaduto, già da domani mattina gli esperti del servizio psicopedagogico e di ascolto dell’Ufficio scolastico regionale di Sicilia si recheranno presso la scuola e avranno il delicato compito di ascoltare, accompagnare e supportare alunni, docenti e famiglie in questo delicato momento.
La tragedia dello studente tredicenne di Palermo che si è tolto la vita deve farci riflettere, ancora di più, su tutto ciò che la Regione può e deve fare per prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. – si legge in una nota del governatore siciliano Renato Schifani – Qualche settimana fa, proprio in attuazione di una nostra legge, abbiamo istituito un’apposita Consulta regionale con lo scopo di raccogliere informazioni sulle iniziative da mettere in campo, in un’ottica sinergica, assieme a tutti i soggetti pubblici coinvolti”.
fonte biccy