Narcotizzava e derubava gli uomini conosciuti sui social: condannata a 16 anni e 5 mesi la “Mantide della Brianza”

Narcotizzava e derubava gli uomini conosciuti sui social: condannata a 16 anni e 5 mesi la “Mantide della Brianza”
Tiziana Morandi, meglio conosciuta come la “mantide della Brianza”, è stata condannata a 16 anni e cinque mesi per aver narcotizzato nove uomini con l’obiettivo poi di derubarli. In aula il pubblico ministero aveva sottolineato che se “in questa vicenda non è morto nessuno è solo frutto del caso”.

È arrivata la sentenza di primo grado oggi giovedì 7 dicembre dal Tribunale di Monza per Tiziana Morandi, meglio conosciuta come la “mantide della Brianza” perché residente a Roncello. Il giudice Patrizia Gallucci l’ha condannata a 16 anni e cinque mesi per aver narcotizzato nove uomini per poi derubarli. In aula il pubblico ministero Carlo Cinque – che aveva chiesto una condanna a 15 anni – aveva sottolineato che se “in questa vicenda non è morto nessuno è solo frutto del caso”. Alla fine la pena è stata più severa: il giudice l’ha condannata anche a una multa di 11mila euro e tre anni di libertà vigilata una volta espiata la pena. La difesa aveva chiesto una perizia psichiatrica per Tiziana Morandi, ma la richiesta è stata respinta dal collegio giudicante.
Come adescava e derubava le sue vittime

La donna è stata sottoposta a processo per 21 capi d’accusa: in aula ha provato a difendersi dall’accusa

dirapina, lesioni, detenzione di sostanze stupefacenti, indebito utilizzo di carte di credito, e procurato stato

di incapacità. A far scattare le indagini erano stati i carabinieri della compagnia di Vimercate che avevano raccolto le denunce delle sue vittime: si trattavano di uomini di età compresa dai 27 agli over 80. Adescava gli uomini nei bar o via social poi li faceva bere cocktail che lei drogava al fine di derubare le sue vittime di gioielli, denaro e corte di credito.

Una volta che ritornavano in sé le vittime non ricordavano molto della serata trascorsa con la donna ma

finivano tutti al pronto soccorso perché si sentivano male a causa dei sedativi.

Unica parte civile del processo è stato una delle sue vittime più giovani, un ragazzo di 28 anni: il giovane ha

raccontato che dopo aver incontrato la Mantide si è ritrovato privo di sensi al volante e per questo è stato

coinvolto in un incidente. Con la sua auto è andato a sbattere contro l’ingresso di una villetta rischiando di

travolgere qualcuno. Per il 28enne il giudice ha stabilito un risarcimento.


fonte fanpage