
Mette sonnifero nella birra per addormentare compagno dopo averci fatto sesso e gli ruba 2.500 euro
Avrebbe rapinato un uomo molto più grande di lei dopo averlo stordito con un potente farmaco versato
nella birra. I carabinieri della stazione di Altarello di Baida, Palermo, hanno fermato C.M, 20 anni. La
denuncia della figlia della vittima. I carabinieri sono risaliti alla farmacia da uno scontrino.
Avrebbe addormentato il compagno molto più grande di lei per rubargli oltre 2.500 euro in contanti. I
carabinieri della stazione Altarello di Baida, Palermo, hanno eseguito un fermo emesso dalla procura locale,
nei confronti di una 20enne, C. M., già nota alle forze dell’ordine, accusata di rapina aggravata.
Il quadro indiziario ricostruito dai militari dell’Arma ha permesso di ricostruire che la giovane, mentre era a
casa della vittima – con la quale avrebbe una relazione sentimentale – gli avrebbe sottratto 170 euro che
conservava nella tasca dei pantaloni e altri 2500 euro custoditi in cassaforte, dopo averlo addormentato
versando nella bibita che l’uomo stava consumando diverse gocce di un farmaco ipnotico-sedativo. In
particolare, il lormetazepam, medicinale indicato per la terapia a breve termine dei disturbi del sonno
(insonnia), nei casi in cui il disturbo è grave.
Le indagini, scaturite dalla denuncia della figlia della vittima che rientrando a casa, il 28 agosto scorso, ha
trovato il padre in uno stato di letargia: aveva notato un bicchiere con delle tracce di un liquido di colore
giallastro. Le successive testimonianze, uno scontrino e le immagini di videosorveglianza della farmacia,
hanno consentito di ritrovare la confezione del farmaco che si presume sia stato usato.
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Una volta che l’uomo si è risvegliato ha spiegato che da qualche tempo frequentava la ragazza con la quale
consuma dei rapporti sessuali a pagamento e che quella sera di agosto si era fatto raggiungere a casa per
qualche ora di intimità.
Il provvedimento di fermo è stato convalidato dal Gip che ha disposto per la misura cautelare degli arresti
domiciliari.