L’amore per la recitazione in Marianna De Micheli è nato Il 6 febbraio 1974, ovvero il giorno della sua nascita. Tuttavia, l’arte ha sempre fatto parte della sua famiglia: sua nonna materna, Ellis Berri, aveva fatto l’attrice, mentre il nonno paterno, Mario De Micheli, è stato uno dei critici d’arte più importanti in Italia. Passioni presente anche nei suoi genitori, con una mamma scrittrice e indossatrice e un papà un pittore. Dopo aver scelto di fare l’attrice, la De Micheli ha così studiato nell’Accademia di Paolo Grassi, avviando un’importante attività teatrale. Volto noto della soap CentoVetrine, dove ha interpretato per tanti anni Carol Grimani, Marianna ha attualmente avviato un viaggio in barca a vela alla scoperta delle coste italiane, proprio come ci ha raccontato in questa intervista.
Ciao Marianna. Mi ha incuriosito molto il viaggio che stai affrontando con la tua barca a vela alla scoperta delle varie coste italiane. Non dev’essere sicuramente un’impresa facile. Mi racconti un po’ come ti ha nata questa idea?
“Beh, non ti sbagli. Perché non è affatto semplice. E’ comunque un viaggio che voglio fare per scoprire le coste italiane, ma anche me stessa. Ho sempre pensato che il mare, così come il territorio in generale, potesse aiutare tutti quanti noi a riscoprire se stessi. Sai cosa? In questo periodo, la nostra quotidianità è stata fortemente segnata dal Coronavirus. Trovavo dunque entusiasmante, in questo tempo dove siamo divisi tra regioni e persone, creare un filo rosso tra una costa e l’altra. Andrò da un porto a un altro, da Ventimiglia a Trieste, raccontando storie, paesaggi, culture e le persone che vivono il mare e la costa”.
So che documenterai passo per passo il tuo viaggio sui social.
“Esattamente. Posterò ogni domenica un video su YouTube, sul mio canale ufficiale intorno alle 17. Cercherò ogni volta di parlare di qualcosa di nuovo. Non mancheranno gli aggiornamenti su Instagram e Facebook, dove il mio intento è fare vedere sempre dove sono, in maniera più concisa, immediata”.
Ami tanto la barca a vela. Tra l’altro hai tre brevetti diving, fai apnea, snorkeling. Il mare insomma è dentro di te. Ed è, tra l’altro una passione che hai passato al tuo gatto Jingjok, che porti sempre con te.
“La barca è come se fosse la casa di Jingjok, visto che l’ho portato lì’ da appena nato. E’ molto a suo agio e attivo. Stare con me in viaggio fa sì che abbia sempre a disposizione una sorta di giardino molto grande, dove può andare in giro nei vari e porti e fare amicizia con le persone, visto che è molto socievole. In questo viaggio viaggeremo praticamente solo io e lui, anche se ad un certo punto mi raggiungerà il mio compagno, che è un bravissimo fotografo”.
Oltre a quelle per le recitazione, so che sei appassionata di Thailandia. E poi di cos’altro?
“Vero: parlo, scrivo e leggo in tailandese. Amo tantissimo il tango argentino; lo ballo venticinque anni. Di recente, mi sono molto appassionata al fai da te. Infine, amo cucinare. Quando organizzo cene o pranzi con alcuni amici, dedico giorni interi alla cucina”.
Arriviamo a Carol Grimani, il personaggio che ti ha dato la massima notorietà a livello televisivo. La preferivi buona o cattiva?
“Carol è stata un personaggio intenso. Ha sicuramente significato tanto nella mia carriera. Le ho dato il volto per tanti anni. Ritornando alla tua domanda, parlando schiettamente, ti dico che la preferivo cattiva. Mi piaceva di più, rispetto a quando il pubblico l’ha vista più dolce. Interpretare la Grimani era molto divertente. CentoVetrine è stata una bellissima esperienza. Ancora sento e frequento alcuni colleghi o persone che appartenevano alle maestranze”.
Ti chiedo, infine, oltre a Carol quali altri personaggi ti sono rimasti nel cuore?
“Tralasciando Carol, che metto al primo posto per quello che ci siamo detti, c’è sicuramente Estelle dell’opera A porte chiuse di Jean-Paul Sartre, che ho potuto portare per diverso tempo in teatro. C’è poi Eva Braun, che ho impersonato in un monologo dove recitavo da sola. Infine, c’è Lumie di Sicilia di Pirandello, dove avevo il personaggio della zia. Se capitasse, in futuro mi piacerebbe tantissimo tornare ad interpretare personaggi al cinema e in televisione. Magari in una commedia. Ho uno spiccato lato comico, che ancora non è emerso. Per ora, mi hanno fatto fare principalmente dei ruoli drammatici”.
Intervista a cura di Roberto Mallo’ www.elasticmedianews.it editor Nunzio Bellino