Livorno, operaia resta incastrata coi capelli nel nastro trasportatore. Salvata dalle colleghe


Una nuova tragedia sul lavoro è stata sfiorata oggi a Livorno, dove un’addetta alle pulizie di 21 anni è

rimasta incastrata coi capelli nel nastro trasportatore di un macchinario che, fortunatamente, si è bloccato

prima di stritolarla. A dare l’allarme ai soccorritori sono state le colleghe della giovane operaia.


Una nuova tragedia sul lavoro è stata sfiorata oggi a Livorno e la dinamica dell’incidente ricorda quello che

ha visto vittima Luana D’Orazio, 22enne rimasta schiacciata in un orditorio di una fabbrica tessile di Oste di

Montemurlo, in provincia di Prato. Questa volta è andata meglio a una ragazza di 21 anni, addetta alle

pulizie, che è rimasta incastrata sotto ad un macchinario in uno stabilimento di un’azienda livornese. La

giovane, stando a quanto accertato, stava svolgendo le sue mansioni quando un nastro trasportatore in

funzione l’ha trascinata per i capelli all’interno di un macchinario che però, fortunatamente, nel giro di pochi

istanti si è spento da solo. Evidentemente il sistema di sicurezza ha funzionato ed ha evitato una nuova

morte, o un gravissimo infortunio per la 21enne.

Le colleghe della donna hanno subito dato l’allarme ai soccorritori e sul posto sono intervenuti i volontari

della Misericordia di Livorno con il medico del 118. Non appena arrivati hanno richiesto anche il supporto

dei vigili del fuoco in quanto la 21enne era rimasta bloccata sotto al macchinario. I pompieri hanno

spostato alcune griglie ed estratto la giovane, permettendo ai soccorritori di prendersi cura di lei. L’operaia è

stata accompagnata in ospedale per ulteriori accertamenti. Sul posto sono intervenuti anche i funzionari

dell’ufficio del lavoro dell’Asl per verificare l’esatta dinamica di un incidente che avrebbe potuto avere

conseguenze letali per la vittima come accaduto il 3 maggio a Luana D’Orazio, operaia tessile in una ditta

toscana morta – secondo l’accusa – per la manomissione della macchina su cui stava lavorando. Un

“sabotaggio” che avrebbe dovuto aumentarne la velocità a scapito però della sicurezza.