La storia di Elisa Bravi, uccisa a Ravenna dal marito: il femminicidio, la confessione e la condanna

La storia di Elisa Bravi, uccisa a Ravenna dal marito: il femminicidio, la confessione e la condanna
La storia di Elisa Bravi, vittima nel 2019 a soli 31 anni di un caso di femminicidio: fu uccisa strangolata dal marito, Riccardo Pondi, condannato all’ergastolo in via definitiva. A lei è dedicata la puntata di giovedì 23 novembre di Amore Criminale su Rai 3.

Era il dicembre del 2019 quando Elisa Bravi fu uccisa strangolata a mani nude dal marito a Glorie di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna. Aveva solo 31 anni. L’uomo, Riccardo Pondi, è stato condannato all’ergastolo: fu lui stesso a denunciare alle forze dell’ordine il delitto, che si consumò mentre le figlie della coppia dormivano nella stanza accanto. Al femminicidio è dedicata la puntata in onda giovedì 23 novembre a partire dalle 21:30 su Rai 3 di Amore criminale, la trasmissione di approfondimento condotta da Emma D’Aquino.

Il femminicidio di Elisa Bravi e la confessione di Riccardo Pondi

Elisa Bravi fu uccisa il 19 dicembre 2019 nella sua casa di Glorie di Bagnacavallo, immersa nella campagna ravennate. Quella notte, intorno a mezzanotte, al culmine di un violento litigio, mentre erano a letto, il marito, Riccardo Pondi, che oggi ha 42 anni, le strinse le mani intorno al collo fino a strangolarla, mentre le loro due figlie di 6 e 7 anni dormivano nella stanza accanto. L’uomo, dopo essersi reso conto di quanto successo, provò anche a rianimare la moglie, ma era troppo tardi. A quel punto chiamò le forze dell’ordine: “Venite, mia moglie è morta e l’ho uccisa io”.

Prima di telefonare ai carabinieri, Pondi chiamò i suoi genitori, ai quali pure raccontò di aver ucciso la

moglie strangolandola e di averlo fatto dopo una violenta lite. Dinamica che verrà confermata anche dalle

indagini che furono svolte nelle settimane successive.