Caso Saman Abbas, in tre fotogrammi i cugini e lo zio con le pale: ” Le hanno fatto credere che non sarebbe andata in Pakistan”

Caso Saman Abbas, in tre fotogrammi i cugini e lo zio con le pale: ” Le hanno fatto credere che non sarebbe

andata in Pakistan”


Sarebbe stata abbindolata dalla sua stessa famiglia Saman Abbas, la ragazza pakistana di 18 anni

scomparsa da Novellara, nella Bassa Reggiana, da oltre un mese. I genitori infatti le avrebbero fatto credere

che non sarebbe tornata in Pakistan con loro, così come spiegato dagli inquirenti che stanno indagando

sulla sparizione della giovane che si sospetta sia stata uccisa dalla famiglia. Intanto spunta un video del

29 aprile che riprende lo zio e due cugini di Saman diretti, secondo le ipotesi investigative, nei campi vicini

alla loro abitazione per scavare la fossa per nascondere il corpo della ragazza.

Sarebbe stata ingannata dalla famiglia Saman Abbas, la ragazza di 18 anni scomparsa da oltre un mese da

Novellara, comune della provincia di Reggio Emilia e che si ipotizza sia stata uccisa dalla famiglia dopo

essersi opposta a un matrimonio combinato con un cugino. In una conferenza stampa tenutasi questa

mattina il procuratore ha spiegato che la giovane era tornata a casa ad aprile dopo diversi mesi trascorsi in

una struttura protetta dopo che la sua famiglia le aveva fatto credere che non sarebbe tornata in Pakistan.

Saman, che si era rivolta agli assistenti social del suo comune, per denunciare quel matrimonio combinato

al quale non voleva cedere, dopo aver raggiunto la maggiore età si era nuovamente avvicinata alla sua

famiglia. Ma i genitori, con la complicità dello zio, avrebbero abbindolato la figlia raccontandole che quel

matrimonio combinato era saltato e che quindi non sarebbe tornata in Pakistan con loro.


L’ultima vana speranza è che Saman possa trovarsi in Francia

Secondo gli inquirenti dunque la giovane sarebbe stata attirata in una vera e propria trappola che però

nascondeva un pian ben preciso e messo a punto nei giorni scorsi dalla famiglia, tanto che l’accusa che

muove la procura di Reggio Emilia è quella di omicidio premeditato. Tutte le piste restano comunque

aperte e così come spiegato dalla procuratrice la speranza, anche se ultima è proprio che Saman, sia

ancora viva, magari in Francia, dove hanno tentato la fuga sia i cugini che lo zio della 18enne. Uno dei

cugini Ijaz Ikram, 28 anni, è stato bloccato proprio in Francia la scorsa settimana e ora si attende la sua

estradizione, così da poter essere interrogato e poter fornire ulteriori elementi alle indagini sulla sparizione

di Saman che vede al momento cinque persone indagate, i genitori della 18enne, Shabbar Abbas e Nazia

Shaheen, 46 e 47 anni, i cugini di Saman, Ijaz Ikram, 28 anni, e Nomanulhaq Nomanulhaq, 33 anni, entrambi

residenti a Campagnola, e lo zio, il 33enne Hasnain Danish. Sono tutti irreperibili tranne il cugino fermato a

Nimes, in Francia. I coniugi Abbas sono volati in Pakistan a inizio maggio.


I tre alla ricerca del luogo dove seppellire il corpo di Saman

Quest’ultimo sarebbe il protagonista di un video, diffuso quest’oggi dagli inquirenti, che lo vede insieme ad

altri due uomini, presumibilmente i cugini della 18enne, con due pale e un secchio, oltre a un sacchetto

azzurro e un piede di porco. Le immagini risalgono alla sera del 29 aprile scorso e i tre uomini, secondo gli

inquirenti sono diretti verso i campi sul retro della casa di Novellara alla ricerca di quello che sarà il luogo

dove seppellire il corpo di Saman. I tre vengono inquadrati nuovamente dalle telecamere dopo circa due ore

e mezza. Il giorno dopo Saman sarebbe stata accompagnata con una scusa o false rassicurazioni dallo

zio, che poi l’avrebbe ammazzata. Un secondo video, datato 30 aprile, si vede Saman uscire di casa con

uno zaino insieme ai familiari, senza fare ritorno. È l’ultima volta in cui Saman viene avvistata. Poi ci sono

altri frame in cui il padre rientra a casa e con sé ha lo zaino beige che prima era in spalla alla figlia. Intanto

proseguono da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo e dei colleghi della stazione di Novellara le

ricerche del corpo di Saman nella campagna della Bassa Reggiana, in particolare tra i campi dietro la casa

e l’azienda agricola dove lavorava la famiglia Abbas, che finora non hanno però dato alcun riscontro.