Bimba di 8 anni ingerisce cocaina: il padre è ai domiciliari, la madre assume stupefacenti

Bimba di 8 anni ingerisce cocaina: il padre è ai domiciliari, la madre assume stupefacenti


La bambina due giorni fa aveva accusato strani malesseri, adesso è fuori pericolo; anche se si trova ancora

ricoverata nell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta sotto osservazione. Del caso sono stati informati sia i

Servizi sociali sia il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta: Il rischio è che entrambi i genitori perdano la

patria potestà sui figli.

Ha ingerito della cocaina che ha trovato in casa, e da due giorni è in ospedale. Protagonista dell’increscioso

episodio è stata una bambina di 8 anni di Caltanissetta: i medici del Sant’Elia, dove ora è ricoverata, l’hanno

sottoposta a diversi esami e riscontrato la presenza di tracce dello stupefacente nel sangue. Non è chiaro

come la piccola sia arrivata alla droga, ciò che più importa è che ormai è fuori pericolo, come assicurano

dal nosocomio siciliano.

I primi accertamenti della polizia hanno portato alla luce che la bambina vive, con una sorellina di 2 anni e

mezzo, in una casa di edilizia popolare di Caltanissetta con i genitori: il padre è un pregiudicato per reati di

droga ed è agli arresti domiciliari, la madre pare sia un’assuntrice di stupefacenti. Entrambi, tuttavia, non

hanno saputo dire alle autorità come la figlioletta sia arrivata ad ingerire la cocaina anche se,

contrariamente a quanto si era saputo in un primo momento, non in una quantità eccessiva. La bimba ha

cominciato a stare subito male fino a perdere i sensi. A quel punto il padre l’ha immediatamente portata in

ospedale. Essendo ai domiciliari con applicato un braccialetto elettronico, è scattato l’allarme in questura e

alcuni agenti sono andati alla ricerca dell’uomo, che hanno trovato poco dopo nel pronto soccorso

dell’ospedale nisseno accanto alla piccola paziente.

Il rischio è che entrambi i genitori vengano accusati di lesioni colpose. Del caso sono stati informati sia i

Servizi sociali sia il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta. La coppia rischia di perdere la patria potestà

su entrambi i figli.