Addio a Marzia Ubaldi, il cinema perde un pezzo della sua storia: da Nero Wolf a Suburra, oltre mezzo secolo di ciak

Addio a Marzia Ubaldi, il cinema perde un pezzo della sua storia: da Nero Wolf a Suburra, oltre mezzo secolo di ciak

Attrice e doppiatrice, nata a Milano ma per anni ha vissuto a Narni. Sposata con Gastone Moschin, assieme avevano fondato l’accademia Mumos di Terni. Lunedì i funerali alla chiesa della Madonna del Ponte

Addio a Marzia Ubaldi, il cinema perde un pezzo della sua storia: da Nero Wolf a Suburra, oltre mezzo secolo di ciak

Addio a Marzia Ubaldi, il cinema perde un pezzo della sua storia: da Nero Wolf a Suburra, oltre mezzo secolo di ciak

Scorrere il curriculum di Marzi Ubaldi, attrice e doppiatrice morta a 85 anni, significa attraversare oltre mezzo secolo di storia del cinema italiano. Teatro, film, serie tv. Fu lei ad incidere la prima versione de La ballata dell’amore cieco (o della vanità) di Fabrizio De Andrè nel 1966 (“…ne temevo la reazione… Disse che era una meraviglia”). La sua ultima apparizione è stata in Call my agent – Italia 2023, serie televisiva trasmessa da Sky all’inizio del 2023 e remake della francese Dix pour cent.

Nata a Milano,  da anni ormai insieme alla figlia Emanuela e alle due amatissime nipoti viveva alle porte di Capitone, frazione del comune di Narni. Marzia Ubaldi ha avuto al suo attivo numerosissime partecipazioni in spettacoli teatrali, film, sceneggiati per la televisione, come Nero WolfeLa coscienza di ZenoElisa di Rivombrosa o Suburra, dove interpretava la commercialista Sibilla mancini. Su, inoltre, la voce italiana di molte e famose attrici straniere come Judi Dench, Maggie Smith, Anne Bancroft, Gena Rowlands, Vanessa Redgrave, Jeanne Moreau.

Dal 1960 al 1967 è stata sposata con l’attore Gastone Moschin (deceduto all’ospedale di Terni nel 2017) insieme al quale ha fondato l’accademia di recitazione teatrale, televisiva e cinematografica Mumos di Terni.

“Ciao Mamma – scrive sulla sua pagina facebook la figlia, Emanuela Moschin – Stavolta me l’hai combinata proprio grossa… il ‘chi è di scena’ è stato per te”.