Crollo palazzina Torino, trovato morto bimbo di 4 anni: la mamma in ospedale in codice rosso

Un bambino di 4 anni è stato trovato morto sotto le macerie della palazzina di due piani crollata questa

mattina in strada del Bramafame, alla periferia di Torino. In totale tre persone sono state estratte vive, tra

cui la mamma della vittima, che è stata trasportata al Cto in codice rosso e in gravi condizioni.

Dopo ore di ricerche è stato trovato cadavere Aron, il bambino di 4 anni disperso questa mattina in seguito

al crollo della palazzina di due piani in stada del bramafame , alla periferia di Torino. I vigili del fuoco lo

hanno estratto dalle macerie e i medici hanno tentato invano di rianimarlo. Si tratta del figlio della donna

che è stata trovata viva in mezzo alle macerie poco dopo le 10 e trasportata in gravi condizioni al Cto di

Torino. “Individuato il corpo purtroppo privo di vita del bambino schiacciato dal dalle macerie – hanno

scritto i vigili del fuoco su Twitter -. Prosegue con dolore l’intervento, anche per escludere l’eventuale

presenza di altre persone coinvolte”. All’appello mancherebbero infatti altre due persone.

Tutto è cominciato questa mattina intorno alle 9, quando, dopo un forte un boato che ha preceduto una

esplosione, la palazzina è crollata. A lanciare l’allarme è stata proprio la madre della giovane vittima, che

nonostante fosse stata sepolta da mattoni e travi di legno, è riuscita a chiamare i soccorsi. Naif, un operaio

che stava lavorando in strada del Bramafame, è stato il primo a prestare i soccorsi e si è ferito a una

gamba. In totale sono state estratte vive tre persone. Il primo, un ragazzo di 22 anni, è stato trasferito in

ospedale in codice rosso. Ora è intubato, con ustioni sul  50 per cento del corpo di secondo e terzo grado e

in prognosi riservata. Traumi e contusioni per la donna, 34 anni, madre del minore purtroppo recuperato

senza vita, che è stata trasportata al Cto di Torino, ma che tuttavia è cosciente. Una terza persona ha

invece riportato lievi escoriazioni e contusioni. Ancora ignote le cause di quanto successo, anche se non si

esclude la fuga di gas.