Violenta per 4 anni una bambina che gli è stata affidata: “Ti faccio i regali e tu stai zitta”

Violenta per 4 anni una bambina che gli è stata affidata: “Ti faccio i regali e tu stai zitta”


La piccola aveva solo 12 anni quando sono iniziate le violenze. Nel 2020 poi si è confidata con un’amica,

che ne ha parlato con una persona adulta. Così è scattata la denuncia. Il 60enne di Oristano deve

rispondere di violenza sessuale pluriaggravata. L’uomo, spesso ubriaco al momento degli stupri, per

comprare il suo silenzio, la ricopriva di regali.

Aveva appena 12 anni quando, nel 2016, l’uomo a cui era stata affidata ha cominciato a violentarla.

Violenze che sarebbero andate avanti negli anni e proseguite sino al 2020, quando la ragazzina ha iniziato a

parlarne con una sua amica, che a sua volta si è confidata con un adulto. A quel punto è scattata la

denuncia e l’arresto di un 60enne residente a Oristano: deve rispondere di violenza sessuale pluri-aggravata

su minore.

Violenza sessuale pluriaggravata

Catturato dagli agenti della Squadra Mobile nei giorni scorsi, è ora detenuto nel carcere di Massama dove

ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip e al pm

titolare delle indagine. Per i gravissimi fatti contestati, fanno sapere gli inquirenti, “l’uomo dovrà rispondere

di violenza sessuale pluriaggravata perché commessa in danno di minore degli anni 14, mediante abuso di

relazioni domestiche e per aver cagionato alla piccola, a causa della reiterazione delle condotte, un grave

pregiudizio”.

Le violenze, le minacce e i regali


Le indagini della polizia hanno portato a confermare che gli abusi avvenivano sia nella casa in cui l’uomo

viveva con la moglie (approfittando dei suoi momenti di assenza) sia in una località marina dell’Oristanese

dove trascorreva le vacanze. Non solo abusi sessuali commessi in abituale stato di ubriachezza ma anche

minacce che però si alternavano a regali che l’uomo faceva alla giovanissima per assicurarsi il suo silenzio.

Dopo essersi rifiutato di rispondere alle domande del giudice l’arrestato è stato ricondotto in cella dove in

attesa del processo