“Venere è un ragazzo” il cortometraggio di Giuseppe Sciarra al Free Aquila Festival.

Puo’ apparire come un semplice corto di una quindicina di minuti , eppure

Venere è un ragazzo” è sulla bocca di tutti ottenendo un grande riscontro mediatico.

Difficile per prodotti di carattere sociale.

L’opera su pellicola del talentuoso regista Giuseppe Sciarra, dopo essere stata respinta

da molti festival per una presunta scena blasfema, in cui un ragazzo che indossa un

crocifisso si masturba pensando a un altro uomo, sta avendo il riscatto che merita.

Durante questa quarantena, il corto che vede protagonista Tiziano Mariani nella sua

scandalosa biografia, è diventato un fenomeno mediatico.

Le testate lgbt ne hanno parlato a gran voce, così come molte piattaforme di cinema

che l’hanno messo in streaming online. Nonostante tanta censura per nulla, il lavoro

del regista di origine pugliesi sta avendo un grande riscontro dalla critica.

“Venere è un ragazzo” è un progetto sicuramente interessante e da tenere d’occhio.

Non a caso ecco una delle tante soddisfazione del regista e dell’intera produzione del lavoro.

Il regista Giuseppe Sciarra e la casa di produzione Cinetika sono felici di annunciare

la loro partecipazione con ” Venere è un ragazzo” al festival online Free Aquila Festival,

organizzato dal Nuovo Cinema Aquila di Roma. 

Il festival si svolgerà dal 27 al 31 marzo sulla piattaforma Festhome in cui potrete vedere oltre all’opera di Sciarra altri diciannove cortometraggi che concorreranno per tre premi: premio giuria di qualità, premio del pubblico e premio Nuovo Cinema Aquila. 
Tutti i corti saranno disponibili sulla piattaforma per ventiquattro ore dalla messa in onda. Inoltre ogni sera sulla pagina facebook del Nuovo Cinema Aquila, cinque registi in gara presenteranno le loro opere. La serata di premiazione e la proiezione dei cortometraggi vincitori avverrà il 31 marzo. 
Venere è un ragazzo ha vinto numerosi premi ( dal Nice Iff per la miglior sceneggiatura al premio miglior regia per il magazine di culto Cinefact) ma ha avuto anche dei problemi con alcuni festival che l’hanno osteggiato per una scena con l’attore Davide Crispino ritenuta blasfema. 

Il cortometraggio ha come colonna sonora un pezzo della band inglese The irrepressibles,  una canzone manifesto della comunità gay inglese, la struggente ” Two men in love”, per la quale il corto ha vinto ai Top Indie Film Awards. 

www.elasticmedianews.it editor Nunzio Bellino