Nei primi mesi del 2021, i telespettatori italiani di Una Vita conosceranno finalmente il personaggio di Maite Zaldue, interpretato magistralmente dall’attrice basca Ylenia Baglietto. Maite sarà una donna con le idee molto chiare e progressiste per l’inizio del XX secolo, epoca in cui è ambientata la soap.
“Maite è una donna che non riesce a conformarsi al pensiero di vivere in una società classica e, per certi versi, classista. E’ una forte sostenitrice dei diritti dei lavoratori, mostra tutto il suo modo di essere anticonvenzionale attraverso la sua arte. E’ una donna molto coraggiosa, soprattutto se si considera che in quell’epoca era davvero difficile mostrarsi per ciò che davvero si era”.
Maite stupirà i fan della produzione iberica anche per la storia d’amore che avvierà con la giovane Camino Pasamar (Aria Bedmar), capace di colpire la mentalità retrograda e bigotta dei vicini di Acacias.
“La relazione tra Maite e Camino , soprattutto nel primo periodo, sarà clandestina. A quell’epoca era davvero difficile per le persone accettare un legame tra due donne. Veniva considerato uno scandalo, un vero e proprio reato da perseguire. Queste due donne, insieme, dovranno affrontare vari problemi. In ogni caso, credo che le “Maitino”, così come ci chiamano i fan di tutto il mondo, siano state e continueranno ad essere d’esempio e aiuto a tutte quelle donne che sono nella loro stessa situazione. Trasmettono un bel messaggio perché fanno capire al pubblico che esistono diversi tipi d’amore. Tutti devono essere rispettati e accettati allo stesso modo”.
Scelta per interpretare Maite grazie al ruolo precedente nella serie Presunto Culpable, sempre prodotta da Boomerang Tv, Ylenia si definisce una persona allegra, costante e positiva. E’ convinta nel fatto che nella vita si debba sempre avere un atteggiamento positivo e lavorare, con tanta fatica e sudore, per raggiungere i giusti obiettivi. Prossimamente sarà impegnata in diversi progetti.
“Di recente, ho lavorato in una serie basca, ma sono stata impegnata anche con un musical basato sulla storia di Juana Ines de la Cruz, una scrittrice omosessuale costretta, nel XVII secolo, a prendere i voti. E’ dunque nelle nostre intenzione fare un tour con questo spettacolo. Nel futuro, sogno di vincere un Premio Goya, che è il più grande riconoscimento cinematografico spagnolo, e vorrei lavorare con Woody Allen”.
Una carriera, quella d’attrice, cominciata dopo la giusta “folgorazione” avvenuta, guarda caso, guardando una serie tv.
“Sono stata una campionessa spagnole di ginnastica per tantissimo tempo. Ho preso un’altra strada a 17 anni. Ricordo che non volevo assolutamente smettere di esibirmi senza un pubblico. Ho sempre avuto chiaro di voler creare arte. Grazie alla serie Paso adelante, che so che avete visto anche voi italiani, ho scoperto che c’erano scuole di teatro, dove i ragazzi potevano imparavano a recitare e a ballare. Fantastico! Ho detto ai miei genitori che volevo fare quello e mi sono iscritta in una scuola di arte drammatica”.
Roberto Mallò per Massmedia Comunicazione su www.elasticmedianews.it editor Nunzio Bellino