
TeatroBasilica
Index presenta:
TRE DONNE
Katherine Mansfield, Ingeborg Bacmann, Alice Munro
voce di Monica Demuru
a cura di Daria Deflorian
collaborazione artistica Andrea Pizzalis
durata: 40 minuti
9 maggio Pura felicità di Katherine Mansfield – ore 21.00
10 maggio Occhi felici di Ingeborg Bachmann – ore 21.00
11 maggio Le bambine restano di Alice Munro – ore 16.30
Monica Demuru legge tre autrici lontane per collocazione geografica ed esiti stilistici ma anche
massima espressione letteraria di uno sguardo e una voce particolari sull’universo femminile
impostosi faticosamente durante il secolo scorso e oggi risonanti e vivi. Progetto a cura di a cura di
Daria Deflorian, collaborazione artistica Andrea Pizzalis. TeatroBasilica, dal 9 all’11 Maggio con la
seguente distribuzione:
- 9 maggio Pura felicità di Katherine Mansfield – ore 21.00
- 10 maggio Occhi felici di Ingeborg Bachmann – ore 21.00
- 11 maggio Le bambine restano di Alice Munro – ore 16.30
Katherine Mansfield, Pura felicità (1918), nella omonima raccolta, Ingeborg Bachmann, Occhi felici,
in “Tre sentieri per il lago” (1972), Alice Munro, Le bambine restano, in “Il sogno di mia madre”
(1998). Tre figure femminili in primo piano, di cui vogliamo restituire l’eternità del loro fluire tra
vita sociale e anima, tra condizionamenti e spirito libero. Al centro di ognuna di queste storie c’è
infatti una donna colta in una piccola o grande crisi, un’incrinatura dello scorrere del tempo che ne
illumina luci ed ombre. Realizzazione personale, rapporto con gli uomini, tradimenti e prezzi da
pagare. - “Un sentimento di pura felicità – felicità assoluta! – come se uno, di colpo, avesse inghiottito un
frammento di quel sole.” Ci sono scritture che corrono al margine dell’esistenza, e ne
costituiscono l’essenza. Scritture cosparse di scorie di vita che brucia. Scritture che del dolore del
vivere colgono la fiamma abbagliante. E bruciano chi legge. Così ha scritto Nadia Fusini, parlando
di Katherine Mansfield, magnifica narratrice, di cui solo in tempi recenti è iniziata una vera
riscoperta in Italia.
Mezzo secolo dopo la sua tragica morte a Roma all’età di 47 anni, l’influenza di Ingeborg
Bachmann rimane immensa. Diventata famosa fin da giovanissima per le sue poesie, è stata anche
una grande scrittrice di romanzi e soprattutto di racconti brevi. Il premio Nobel per la letteratura
Elfriede Jelinek ha detto parlando di lei: “ha descritto con mezzi radicalmente poetici la
continuazione della guerra, della tortura, dell’annientamento nella società, all’interno delle
relazioni tra uomini e donne”.
Alice Munro, la grande scrittrice canadese, Premio Nobel per la letteratura, “è interessata sia al
tessuto delle normalità sia al colpo di forbici che lo taglia di netto”, come ha scritto Antonia Byatt,
ma forse va detto più precisamente che il colpo di forbici, nella visione di Munro, è parte della
normalità. Nelle storie di Munro è spesso presente un “costi quel che costi”, che ha per prezzo la
solitudine, dopo che le sue protagoniste hanno patito l’umanissima e straziante illusione
dell’amore e del sesso.
INFORMAZIONI
Il “TeatroBasilica” è diretto dall’attrice Daniela Giovanetti, il regista Alessandro Di Murro.
Organizzazione del collettivo Gruppo della Creta e un team di artisti e tecnici. Supervisione
artistica di Antonio Calenda. Tutte le info sul TeatroBasilica a questo link:
https://www.teatrobasilica.com/chi-siamo