TeatroBasilica
dal 15 al 19 maggio 2024 (dal mercoledì al sabato ore 21:00 – domenica 16:30)
NEL CENTENARIO DELL’ASSASSINIO
DI GIACOMO MATTEOTTI VA IN SCENA
“MATTEOTTI MEDLEY”
documentario teatrale scritto e interpretato da
Maurizio Donadoni
regia Paolo Bignamini
scene e costumi degli studenti del Biennio di Scenografia dell’Accademia di Brera Eleonora Battisi, Gaia
Bozzi, Hefrem Gioia, Martina Maria Pisoni, Giada Ratti, Valentina Silva, Alessia Soressi
coordinati da Edoardo Sanchi
consulenza musicale Paolo Meinardi
disegno luci Pietro Bailo
assistente alla regia Giulia Asselta
produzione Teatro de Gli Incamminati / DeSidera,
si ringraziano Matteo Bonanni e Maria Laura Palmeri
Nel centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, l’attore e autore Maurizio Donadoni riporta in scena il
suo “Matteotti Medley”, un documentario teatrale in ricordo del deputato socialista rapito e ucciso dai
fascisti il 10 giugno del 1924. In scena al TeatroBasilica dal 15 al 19 maggio 2024.
Cinque capitoli di un viaggio a ritroso nella vicenda storica, politica e umana del parlamentare socialista,
che aprono nel contempo uno squarcio sull’Italia dell’epoca.
Rivolgendosi a dei giovani del tempo, Giacomo Matteotti disse: “Ogni epoca ha avuto i suoi martiri, le sue
vittime, gli inutili eroi che col loro sacrificio, hanno aperto gli occhi e la strada agli altri”. Di lì a pochi mesi,
il 10 giugno del 1924, in un martedì cocente di sole, a Roma, sul lungotevere Arnaldo da Brescia, Matteotti
venne rapito e ucciso da un gruppo di fascisti al comando di Amerigo Dùmini, detto “dodici omicidi”. Era
una squadra della cosiddetta “Ceka fascista”, organismo segreto ma neppure tanto, voluto da Mussolini
per mettere a tacere gli oppositori.
Per qualche tempo, in seguito all’ indignazione provocata nel paese dal delitto, il partito fascista sembrò sul
punto di “sfasciarsi”. L’occasione, com’è noto, fu persa dalle opposizioni che, ritiratesi dal parlamento,
furono disinnescate con abilità machiavellica da Mussolini, che poté impunemente dichiarare di assumersi
tutta «la responsabilità politica, morale, storica» (dimenticò “penale”) di quanto era avvenuto.
Oggi una via, un corso, una piazza Giacomo Matteotti esistono in molte città d’ Italia. E se qualcuno vuole
sapere come ci si arriva rispondiamo con facilità. Se però ci viene chiesto a bruciapelo chi era Giacomo
Matteotti, pochi di noi saprebbero andare oltre un generico: “deputato socialista rapito e ucciso dai
fascisti.
Che si sappia così poco della storia di questo “inutile eroe”, grazie al cui sacrificio, e a quello di tanti altri,
oggi viviamo in libertà, è un peccato. Il suo rapimento ed assassinio fu uno snodo fondamentale
nell’affermazione del regime totalitario in Italia.
Ma anche la vicenda umana di Matteotti, che con quella politica si intreccia inestricabile, è davvero
interessante. A partire dal rapporto intenso e passionale con la moglie Velia; alle ore passate in casa ,in via
Pisanelli 40, a giocare carpon i sul pavimento, pazzo di gioia con Giancarlo, Matteo ed Isabella, i tre
amatissimi figli; a quelle passate a spulciare bilanci dello Stato nella biblioteca parlamentare; alle
incomprensioni con alcuni compagni di partito a causa del suo status di ricco borghese ( social milionario lo
definiva Mussolini) ; all’attività sempre instancabile a favore dei contadini del natio Polesine; agli scontri ,
verbali e fisici, dentro e fuori la camera dei deputati con i fascisti; all’attaccamento per i due fratelli morti
prematuramente, Silvio e Matteo, con cui giocava, a Fratta Polesine, nella bottega di “ferramenta e articoli
vari” di mamma Elisabetta e papà Gerolamo.
Matteotti Medley ripercorre questa storia emblematica – epitome di italici vizi e italiche virtù – alternando
il racconto dei nudi e (talvolta) crudissimi fatti, con icastiche citazioni da musiche popolari dell’epoca: dalle
marcette squadriste, agli stornelli contro il Negus, dalle musiche da ballo alle canzoni d’amore diffuse dalla
radio (che nell’ottobre del ‘24 cominciava le sue trasmissioni); agli esperimenti di quella musica colta
d’avanguardia che, proprio nei primi del ‘900, era in cerca, con scandalo dei benpensanti, d’inaudite
sonorità.
Narrazione d’un solo attore, ma a molteplici voci, che si espande in uno spazio scenico nitido, scarno e
rigoroso: luogo dove il passato prende corpo attraverso corpo e voce dell’interprete; dove il racconto
documentale si fa testimonianza funambolica tra grande storia e piccole storie. E dove ognuno di noi è
chiamato a rispondere- come può o come deve- alla domanda: che valore ha, per noi, oggi, la democrazia?
INFORMAZIONI
Il “TeatroBasilica” è diretto da l’attrice Daniela Giovanetti, il regista Alessandro Di Murro. Organizzazione del collettivo Gruppo
della Creta e un team di artisti e tecnici, con la supervisione artistica di Antonio Calenda. Tutte le info sul TeatroBasilica a questo
link: https://www.teatrobasilica.com/
Orari:
lunedì gli eventi speciale si tengono alle ore 19:00
Gli spettacoli invece dal martedì al sabato ore 21:00 – domenica 16:30 – Nel caso di spettacoli il lunedì, l’orario è alle ore 21.00
Prezzi: Biglietto intero € 18,00
Biglietto ridotto € 12,00 (studenti, under 26, operatori)
Biglietto online € 15,00
Carnet 4 spettacoli € 40,00
Dove siamo:
Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma
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email: info@teatrobasilica.com
telefono: +39 392 9768519
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