Taranto, picchiava la compagna davanti ai figli piccoli: arrestato 28enne
Un giovane di 28 anni è stato arrestato a Taranto per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei
confronti della compagna 36enne. L’uomo picchiava continuamente la fidanzata davanti ai loro figli, un
neonato e un bimbo di un anno e mezzo. Gli agenti lo hanno rintracciato presso la sua abitazione e lo
hanno arrestato.
Arrestato per atti persecutori nei confronti della compagna. Prima ancora, atti di violenza ripetuti che hanno
portato la 36enne ad allontanarsi dal 28enne arrestato dai Carabinieri della Stazione di Leporano. I militari
hanno iniziato a indagare nel mese di settembre a seguito della denuncia presentata dalla giovane vittima.
Con gli accertamenti hanno confermato le continue violenze fisiche e psicologiche perpetrate dall’uomo nei
confronti della fidanzata. In particolare, atti di incredibile crudeltà erano all’ordine del giorno anche davanti
ai figli, un neonato e un bimbo di un anno e mezzo. Raccolti elementi sufficienti per intervenire, gli agenti
hanno rintracciato il 28enne nella sua abitazione di Taranto e lo hanno arrestato per poi condurlo presso la
casa circondariale jonica.
Il caso nel marzo del 2021
La storia somiglia spaventosamente alla vicenda raccontata dalla stampa locale nel mese di marzo.
Nonostante fosse stata emessa un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla sua ex compagna, un giovane
tarantino di 26 anni continuava a picchiare la donna con inaudita violenza. Il tutto sotto gli occhi dei due
figli piccoli di 8 e 3 anni. La donna aveva avuto i due bambini da una precedente relazione, ma entrambi
sono cresciuti con il 26enne violento. A salvare i tre dalle continue brutalità, gli insegnanti del bimbo di 8
anni. Notando il suo disagio e i continui segni che portava in viso, hanno allertato gli agenti della squadra
mobile. Così il bimbo ha confessato alla Polizia quanto subiva ogni giorno. Il minore ha infatti raccontato le
violenze alle quali veniva sottoposto con il fratellino di 3 anni: ha spiegato di essere stato vittima di calci,
pugni e persino percosse con una mazza da baseball. Il tutto perché avrebbe tentato di difendere la madre
dalle botte. L’uomo è stato rintracciato, arrestato e condotto in carcere.