Super fuga di gas a Torino, nella notte nuovo allarme: pompieri e tecnici al lavoro per ore

Super fuga di gas a Torino, nella notte nuovo allarme: pompieri e tecnici al lavoro per ore


La nuova fuga di gas nel centro di Torino è collegata alla Super fuga di gas dei giorni scorsi ma questa

volta non è stato necessario evacuare le abitazioni.

L’emergenza per le fughe di gas nel centro di Torino sembra non abbia tregua. Il nuovo allarme è scattato

nella notte tra sabato e domenica quando una fuoriuscita di metano dai condotti in strada ha messo di

nuovo in apprensione il capoluogo piemontese. Ad appena dieci giorni dalla super fuga di gas apertasi in

via Micca, che ha costretto all’evacuazione precauzione di diversi abitazioni della zona e alla chiusura della

strada che resta ancora bloccata, nelle scorse ore una nuova segnalazioni ha richiesto l’intervento

immediato di vigili del fuoco e tecnici a pochissime decine di metri di distanza. Questa volta la fuga di gas

ha interessato la zona della centralissima piazza Castello per una perdita dalla tubazione interrata che ha

un lungo lavoro durato ore.

L’allarme è scattato intorno alle 23 quando dai tombini di piazza Castello è salita insistente la puzza di gas.

Sul posto sono accorse immediatamente diverse squadre di vigili del fuoco insieme con i tecnici di Italgas

che hanno lavorato per tutta la notte per tenere sotto controllo la situazione. La mente è andata subito al 10

febbraio scorso quando la fuga di gas all’inizio di via Pietro Micca aveva saturato l’aria di gas e generato

anche un incendio in un alloggio al primo piano di un palazzo della zona. Per fortuna questa volta non è

stato necessario evacuare le abitazioni diversamente da quanto avvenuto dieci giorni fa quando alla fine si

è arrivato a evacuare ben cinque palazzi per consentire i lavori in sicurezza.

Il lavoro di pompieri e tecnici però è durato per ore e solo dopo le 4 di oggi l’intervento è stato dichiarato

concluso. Per precauzione sul posto sono accorsi anche i vigili del fuoco del nucleo Ncbr. La società

energetica, i cui tecnici hanno lavorato per ripristinare la rete di distribuzione, ha assicurato che la fuga di

gas ha riguardato un breve tratto di condotta ma ha ammesso che è collegata alla dispersione di gas dei

scorsi a Torino perché la condotta è vicina a quello che già stavano sostituendo per la grossa fuga del 10

febbraio. Secondo i tecnici, la corrente elettrica libera avrebbe fuso il tubo che stanno sostituendo,

intaccando in modo lieve anche l’altro individuato oggi. La fuga di gas “è da attribuire a delle scariche

elettriche provenienti dalla rete tranviaria che hanno generato una lieve perdita da un tratto di condotta

adiacente a quello già in corso di sostituzione” precisa in una nota Italgas, aggiungendo: “L’intervento si è

comunque risolto nel giro di poche ore senza generare alcuna situazione di rischio. La riparazione del tratto

danneggiato dalle scariche non ha richiesto né la sospensione del servizio né evacuazioni”.