Sesso con l’amica svenuta, poi l’abbandona sul ciglio della strada: 27enne condannato a 5 anni


I fatti 5 anni fa a Rovigo. La Corte d’Appello di Venezia ha confermato la condanna nei confronti del 27enne che ha approfittato dello stato di annebbiamento dell’amica.

Condannato a una pena di 5 anni e un mese per aver abusato fisicamente dell’amica ubriaca. Un verdetto stabilito dal tribunale di Rovigo e confermato anche in Appello, a Venezia.

Le ipotesi di reato a carico del 27enne erano quelle di violenza sessuale e omissione di soccorso, per fatti che si sarebbero verificati nel 2017.

Stando alle ricostruzioni, dopo una birra e una canna la giovane donna si è sentita male perdendo conoscenza. Lui l’avrebbe portata a letto, spogliata e avrebbe avuto con lei un rapporto sessuale completo.


Dopo averla violentata, avrebbe messo in macchina la amica, per poi “scaricarla” a bordo strada, in stato di incoscienza. La sventurata, rinsavitasi per un attimo, è quindi riuscita – secondo la ricostruzione dei fatti portata in aula – ad inviare tramite Whatsapp la propria posizione al fratello, che ha dato l’allarme.

I sanitari del Suem sono stati i primi ad intervenire e a trovarla in quelle condizioni, le successive dichiarazioni hanno dato il via all’inchiesta penale. Faticosamente, scavando tra i ricordi della ragazza, abbastanza labili, gli inquirenti hanno potuto ricostruire l’accaduto, dal punto di vista dell’accusa.

Oltre alla condanna a 5 anni e 1 mese di reclusione, il giudice di primo grado aveva disposto anche un risarcimento di 15mila euro nei confronti della vittima dei reati contestati, che ha scelto di costituirsi parte civile nel procedimento, assistita dall’avvocato Anna Osti.

Anche questa statuizione di primo grado ha trovato conferma in Appello. Ora, come detto, imputato e difesa dovranno scegliere se tentare la strada del ricorso in Cassazione.