Sailor Moon Eternal: trailer e data di uscita su Netflix
Questa mattina Netflix annuncia a sorpresa che Sailor Moon Eternal, il nuovo film con protagoniste le guerriere Sailor, debutterà sulla piattaforma il prossimo 3 giugno! Ricordiamo che si tratta di un film in due parti uscite in Giappone rispettivamente l’8 gennaio 2021 e l’11 febbraio 2021.
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Sailor Moon Eternal: il film
Sailor Moon Eternal adatterà il quarto arco narrativo del manga originale denominato Dead Moon Circus, che furono adattati anche nella quarta stagione dell’anime degli anni ’90 ovvero Sailor Moon SuperS o Sailor Moon e Il Mistero dei Sogni come venne adattato in Italia, che vede l’arrivo di Helios/Pegasus.
Eccovi la sinossi:
Le belle guerriere dell’amore e della giustizia tornano con un nuovissimo doppio film in cui splendidi sogni prendono vita! Unisciti a tutte le tue guerriere Sailor preferite mentre combattono il misterioso Dead Moon Circus e risvegliano nuovi incredibili poteri in questi film basati sul popolare “Dream” arc della saga della iconica creata da Naoko Takeuchi.
1. SAILOR MOON AVREBBE DOVUTO AVERE I CAPELLI ROSA
Quando si pensa a Sailor Moon una delle prime cose che viene in mente sono i suoi particolari codini biondi: ispirati nella forma agli odango, ovvero le polpette di riso tipiche della cucina giapponese, i capelli di Sailor Moon nei primi bozzetti dell’autrice Naoko Takeuchi erano rosa, poi hanno avuto un periodo color argento e infine sono diventati biondi.
2. LE UNIFORMI DELLE GUERRIERE SAILOR IN ORIGINE ERANO TUTTE DIVERSE
I costumi delle Guerriere Sailor sono ispirate alle uniformi scolastiche tipiche
dei licei giapponesi: nella versione che tutti conosciamo le divise delle guerriere
sono molto simili tra loro, cambiando soltanto l’assortimento dei colori e qualche
accessorio, mentre nei primi bozzetti dell’autrice ogni guerriera aveva un costume particolare.
3. SAILOR V HA APERTO LA STRADA A SAILOR MOON
Sailor Venus, che in Sailor Moon è una delle quattro compagne di Usagi Tsukino, in realtà è stata la prima guerriera Sailor a prendere forma: protagonista del fumetto Codename Sailor V (nome in codice Sailor V), pubblicato in Giappone nel 1991, Sailor Venus prima si chiamava Sailor V e combatteva i nemici della Terra da sola, aiutata dal gatto parlante Artemis. Spinta dal buon successo del fumetto, Naolo Takeuchi ha ampliato la storia di Sailor V creando Sailor Moon, in cui il personaggio è diventato co-protagonista e viene chiamato Sailor Venus.
4. I NOMI DELLA FAMIGLIA TSUKINO SONO QUELLI DEI PARENTI DI NAOKO TAKEUCHI
Per dare i nomi alla famiglia di Usagi Tsukino, Naoko Takeuchi si è ispirata a quelli della sua famiglia: suo padre Kenji, sua madre Ikuko e suo fratello Shingo, diventati nella versione italiana Kenji, Ilenia e Sam.
5. AMI DOVEVA ESSERE UN CYBORG E MOREA UNA TEPPISTA
Nelle intenzioni originali dell’autrice, Ami Mizuno, alias Sailor Mercury, la prima guerriera a combattere al fianco di Sailor Moon, avrebbe dovuto essere un cyborg, che doveva morire distrutto dai nemici alla fine della prima stagione. L’editor della Takeuchi, Fumio Osano, consigliò all’autrice di trasformare Ami in un’umana e di farla vivere. Makoto Kino (Morea nella versione italiana), alias Sailor Jupiter, avrebbe invece dovuto essere il capo di una banda di teppisti, con tanto di vizio del fumo: è stata poi trasformata in una ragazza dalla forza fisica portentosa.
6. MILORD AVREBBE DOVUTO CHIAMARSI MYSTERIOUS 2098 FACE
Mamoru Chiba (Marzio nella versione italiana), l’amore di Usagi, è dotato di
poteri legati alla Terra, che difende come Tuxedo Kamen (Milord nella versione italiana),
e inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi Mysterious 2098 Face, ovvero “l’uomo
dai 2098 volti misteriosi”.
7. SAILOR MOON SAREBBE POTUTA DIVENTARE UNA PRINCIPESSA DISNEY
Nel 1997 Variety ha pubblicato un articolo in cui si afferma che The Walt Disney Company era interessata ad acquistare i diritti di Sailor Moon per trasformarla in un film in live action diretto da Stanley Tong, ma Naoko Takeuchi si è rifiutata di cedere la sua creatura. Usagi, alias Sailor Moon, alias la principessa Serenity, a questo punto avrebbe potuto essere una principessa Disney.
8. NAOKO TAKEUCHI È UN’APPASSIONATA DI MODA E HA PRESO SPUNTO DA DIVERSI STILISTI
Oltre alla passione per la scienza, le auto di lusso e il cibo, Naoko Takeuchi
è una grande appassionata di moda e ha preso spunto da stilisti famosi per
creare gli abiti con cui abbellire i suoi personaggi: il vestito bianco della principessa
Serenity è ispirato allo storico abito Palladium di Christian Dior, quello di Lady Nera
a una pubblicità del profumo Opium, mentre in un’illustrazione, presente negli artbook
di Sailor Moon, Setsuna Meiou (Sidia nella versione italiana), alias Sailor Pluto, indossa
una creazione di Chanel datata 1992 e Chermesite, una delle quattro Sorelle Persecutrici,
indossa un vestito che arriva dritto dritto dalla sfilata di Thierry Mugler del 1992.
9. NELLA VERSIONE ORIGINALE ALCUNI PERSONAGGI SONO DI SESSO DIFFERENTE
Negli anni ’90 la messa in onda di Sailor Moon ha creato diversi problemi,
soprattutto per via della sessualità di alcuni personaggi: in Giappone manga
e anime sono destinati a un pubblico più adulto, mentre in Italia i cartoni animati
sono spesso considerati adatti solo ai bambini, per questo la relazione omosessuale
tra Sailor Nettuno e Sailor Uranus è stata censurata, trasformando le due in amiche
molto intime. Alcuni personaggi, come Zakar e Occhio di pesce, sono stati trasformati
in donne, per non dover spiegare la relazione gay del primo con Lord Kaspar e la
passione per gli abiti femminili del secondo. La controversia maggiore si è presentata
però con la quinta stagione, in cui il gruppo musicale Three Lights si trasforma nelle
Sailor Starlights, cambiando sesso: le immagini della trasformazione, che vede corpi
maschili cambiare in femminili, in Italia è stata censurata, giustificando la comparsa
delle versioni femminili con l’invocazione di “sorelle gemelle”, mentre in America la
quinta stagione non è mai stata trasmessa.
10. SAILOR MOON È DIVENTATA UN MUSICAL E UN LIVE ACTION
Nata come fumetto e diventata poi un anime, Sailor Moon è stata trasformata,
nel 1993, anche in diversi musical, 31 in tutto, con tanto di musiche ispirate dalla
serie animata, per un totale di 800 repliche, e, nel 2003, in un live action, in cui
attori in carne e ossa interpretano le guerriere Sailor. Curiosamente nel live action
i gatti Luna e Artemis non sono interpretati da veri animali, ma dai peluche ispirati
al cartone animato.
www.elasticmedianews.it editor Nunzio Bellino