Ragusa, trovato morto l’operaio che era scomparso a Marina di Acate mentre stava lavorando
È stato ritrovato dai vigili del fuoco, ad una profondità di circa 5 metri e circa 10 metri dal bordo dell’invaso,
il corpo del bracciante agricolo scomparso a Marina di Acate.
È stato purtroppo ritrovato morto dai vigili del fuoco, a una profondità di circa 5 metri e circa 10 metri dal
bordo dell’invaso, il bracciante agricolo scomparso a Marina di Acate, in provincia di Ragusa. L’uomo stava
lavorando presso
un’azienda agricola quando a un certo punto sarebbe scivolato annegando in una vasca irrigua. Sul posto
sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco. Questi, constatato che la ricerca doveva essere effettuata in
un lago per la raccolta delle acque la cui capacità è di circa 240.000 m3, con una profondità di circa 12
metri, hanno richiesto l’intervento del nucleo sommozzatori.
L’allarme era scattato in tarda mattinata quando alcuni colleghi dell’uomo, un 38enne, hanno chiamato i
servizi di emergenza facendo partire le ricerche. Il luogo delle ricerche del trentottenne C.V., sposato e
padre di due figli, si trova nella frazione balneare del comune siciliano, in contrada Torrevecchia, nei campi
lungo la strada provinciale 87. La paura era appunto che l’operaio agricolo fosse annegato nell’attigua
vasca irrigua.
Sul posto infatti era stato rinvenuto il trattore che stava usando e che era ancora acceso. Le successive
ricerche lungo i bordi della vasca per la raccolta delle acque, inoltre, avevano fatto emergere anche un altro
dettaglio che faceva presagire una cattiva notizia: il suo capello che galleggiava nel lago artificiale.