Tanti progetti per la bellissima attrice Raffaella Di Caprio che, dopo essere stata protagonista del videoclip del brano Si me vuò bene ancora di Rosario Miraggio, ha girato il corto Artemisia, che sarà presentato al Festival del Cinema di Venezia a Settembre. Un progetto in cui crede tanto, per via del messaggio che manda.
“Sono molto affezionata al progetto Artemisia perché manda un messaggio di uguaglianza. Al mondo siamo tutti uguali, non ci sono disabilità. Con o senza braccio possiamo fare, ambire e raggiungere gli stessi obiettivi. La ragazza protagonista del corto, Anna Fusco, è molto carina. Studia cinema e canta. Crede particolarmente nel messaggio di Artemisia perché, nel corso degli anni, si è trovata di fronte a tanti pregiudizi per via della sua condizione. Combatte dunque ogni giorno per far sì che la gente pensi che sia esattamente come loro, ossia una persona assolutamente normale”.
Dopo la partecipazione a Miss Italia 2012, Raffaella si è iscritta in un’Accademia di recitazione a Roma. Qualche anno dopo, ha poi incontrato il suo attuale manager Rosario Porzio, che le ha aperto il mondo del cinema perché l’ha presentata al grande produttore Alberto Tarallo, che era tra i produttori della Ares Film. Il suo vero debutto da attrice è stato infatti nella fiction Furore – Capitolo Secondo, trasmessa da Mediaset.
“Prima di Furore avevo fatto delle figurazioni, ma lo considero lo stesso come il mio vero esordio d’attrice protagonista. Da lì, si sono susseguite tante cose: sono stata una delle primedonne del Bagaglino di Roma nello spettacolo Femmina di Pierfrancesco Pingitore. Lo scorso anno, invece, sono stata in una puntata de I bastardi di Pizzofalcone 3 con Alessandro Gassmann”.
Come il cognome suggerisce, Raffaella ha un legame di parentela con il divo di Hollywood Leonardo DiCaprio, che personalmente non ha ancora incontrato.
“Confesso che, quando mi sono affacciata nel mondo della recitazione, ho cercato di non dare più di tanto peso al cognome che avevo. La parentela con Leonardo c’è, ovviamente, anche se non le nego che, nel primo periodo, in tanti mi hanno anche dato della bugiarda: pensavano che io e DiCaprio non fossimo veramente parenti e che me lo fossi inventata. Invece miei bisnonni erano davvero cugini di secondo grado dei suoi. Con lui, ad oggi, ho parlato soltanto tramite messaggi. E’ stata un’emozione abbastanza forte. Tralasciando la parentela che condividiamo, Leonardo è uno dei più grandi ed è sempre stato per me fonte di ispirazione. Spero di incontrarlo il più presto possibile. Una persona che era su una barca con lui in Italia, nel 2018, mi ha invitato per conoscerlo, ma purtroppo sono stata impossibilitata a raggiungerlo perché mi trovavo su un altro set”.
Nel futuro di Raffaella Di Caprio ci sono due progetti internazionali, sui quali non si è espressa ancora molto. Uno degli stessi parlerà di un mito italiano in un modo mai raccontato prima.