PRODUZIONE ORIZZONTI ARTISTICI MMT
presenta
UNA NOTTE DI SALOMÈ
di EMANUELE VACCHETTO
regia RICCARDO D’ALESSANDRO
CON BEATRICE GATTAI e NOEMI SFERLAZZA
Assistenti Alla Regia Aurora Cataldi, Lorenzo Carducci
Scene E Costumi Nicola Civinini
Grafiche Alex Torcolacci
TEATRO LO SPAZIO
DALL’11 GENNAIO AL 14 GENNAIO
È il racconto di come sia difficile essere donne oggi…
Le due protagoniste vivono due matrimoni difficili e in più senza il conforto di figli che, per motivi
diversi, non hanno potuto avere.
Una è un’attrice, l’altra la proprietaria di un bar.
La prima entra nel bar poco prima che venga chiuso.
Le due cominciano a parlare delle loro solitudini.
Il loro incontro, dall’imprevedibile finale, darà una svolta alle loro vite.
Notte, quasi mattino; un vecchio pub di periferia è il luogo in cui si incontrano due donne,
dal passato e dalla vita completamente antitetici. Mentre la tenutaria del pub sta pulendo il
locale, lasciato quasi abbandonato dal marito alcolizzato che dorme in un angolo, bussa
alla porta una donna, con un cappello in testa e una grande borsa, dai modi alquanto
strani. Sembra voler nascondere la sua identità; chiede di bere un whisky. La padrona del
locale Desideria inizialmente la scambia per una prostituta e non vuole acconsentire a
servirla, tanto più che ormai il locale è chiuso; ma poi si rende conto che si tratta della
famosa attrice Veronica Lopez, il suo idolo. Desideria e Veronica hanno occasione di fare
amicizia e raccontarsi le loro vite, i fallimenti affettivi, soprattutto i sogni infranti: il
matrimonio che desideravano è stato frutto di dolore e afflizione. La mancanza di un figlio e
l’impossibilità di essere madre, ha generato frustrazione e sete di rivalsa e vendetta proprio
sul quel compagno che non le ha comprese, o tutelate.
FB Sisi Communication
IG sisi_communication
WEB www.comunicazioneeservizi.com
NOTE DI REGIA
La notte, spesso, ha il potere di trasformare le cose rendendole sfocate e affascinanti. Si rischia di
perdersi osservando la luna che porta ai pensieri, alle riflessioni più intime e dolorose.
A volte si ha la possibilità di dialogare ma soprattutto di ascoltare e nel silenzio di uno sguardo di
riconoscersi. Il tempo è sospeso in uno spazio calmo e avvolgente che lascia spazio al ricordo…agli
amori finiti e violenti, alle debolezze e la voglia di rivalsa. In quell’istante si torna ad essere liberi fino a
quando la luce dell’alba ci riporta alla realtà e ci invita a ricominciare, a rivestirsi del proprio
personaggio e tornare alla frenesia del giorno.
In questa notte, in questa bolla magica e sospesa, in un bar di periferia parte la storia di Daisy e
Veronica.
“Anche questa volta come è stato per “bello e impossibile” ho deciso di portare in scena un testo
contemporaneo che getta le basi su un classico della letteratura.
È sempre molto affascinante notare come gli essere umani, nonostante l’evoluzione del nostro
tempo, siano mossi dagli stessi istinti e bisogni e anche nella nostra epoca purtroppo l’eros e il
thanatos si incontrano molto spesso. Realtà e leggenda si mescolano in uno spazio e un tempo
attuale.”