
Pesaro: rivela di essere lesbica, genitori si appostano e la picchiano all’uscita dal lavoro
È quanto ha denunciato di aver subito una ragazza pesarese di 20 anni che ora si è rivolta alla polizia per
querelare padre e madre, facendo così partire una indagine della Procura di Pesaro per il reato di
maltrattamenti. Secondo il suo racconto i due genitori avrebbero iniziato a perseguitarla con insulti e
dopo il suo coming out.
Aggredita dai genitori e picchiata in strada all’uscita dal lavoro solo perché aveva osato rivelare loro di
essere lesbica di avere una fidanzata. È quanto ha denunciato di aver subito una ragazza pesarese di 20
anni che ora si è rivolta alla polizia per querelare padre e madre, facendo così partire una indagine della
Procura di Pesaro per il reato di maltrattamenti. Secondo il suo racconto i due genitori avrebbero iniziato a
perseguitarla con insulti e minacce dopo il suo coming out ma sarebbero passati all’azione quando lei è
andata via di casa per seguire la fidanzata. La coppia di genitori, composta dal padre 53enne e dalla madre
58enne, è stata accusata infatti di aver teso un agguato alla figlia all’uscita dal lavoro. L’episodio, che poi
ha porto alla denuncia, risale allo scorso weekend.
Secondo quanto riferiscono oggi le pagine locali del Resto del Carlino, era sabato pomeriggio quando padre
e madre hanno atteso la figlia fuori dal lavoro e quando la giovane ventenne è uscita ed è salita sull’auto
della fidanzata che la attendeva, il padre l’ha raggiunta da dietro, prendendola per i capelli e trascinandola
via dalla macchina, poi le ha sferrato due schiaffi mentre la madre la insultava. La 20enne è stata poi
soccorsa dall’addetto di un hotel vicino, che l’ha accompagnata nella struttura. L’addetto ha raccontato al
giornale di avere fatto entrare nell’hotel anche la ragazza rimasta in macchina e poi di aver cercato di
mediare per un colloquio tra padre e figlia, che però è subito degenerato in un litigio, così come un ‘incontro’
a distanza tra la ragazza e i genitori rimasti fuori dall’hotel. La situazione si è risolta solo quando alcuni
amici sono venuti a prendere le due giovani che poi si sono rivolte alla polizia. La ragazza avrebbe parlato
di maltrattamenti in casa anche prima che dicesse loro di essere lesbica e poi di botte, pedinamenti e
insulti dopo la rivelazione. Dal suo canto la ventenne ha rifiutato la possibilità di andare in una casa protetta
dopo la denuncia formale e ha preferito rimanere presso amici.