Perde borsello con 5mila euro all’uscita di scuola. Ritrovato grazie alla chat su WhatsApp

Perde borsello con 5mila euro all’uscita di scuola. Ritrovato grazie alla chat su WhatsApp
L’episodio a Lecce, all’istituto Smaldone: una mamma ha trovato il borsello con all’interno la somma destinata agli operai della ditta di cui è titolare l’uomo e ha consegnato tutto alla dirigente…

Ha perso il borsello con dentro 5.000 euro in contanti all’uscita di scuola del figlio. Ma in qualche modo è riuscito a rimettere mani su quell’oggetto e soprattutto sul denaro all’interno, destinato a pagare gli operai della sua ditta. Una bella storia quella che arriva da Lecce. A raccontarla al corrieresalentino.it è proprio il protagonista della vicenda, che ha preferito rimanere anonimo:

“Salve, sono il padre di un bambino di dieci anni che frequenta l’istituto Smaldone di Lecce, in via Frigole. Quest’oggi mi è successa una cosa che sicuramente è unica ed incredibile”
L’uomo era andato a prendere il figlio a scuola, l’istituto Smaldone, e “per distrazione o altro, ho perso un piccolo borsello contenente 5000 euro in contanti. – racconta –  Erano dei soldi prelevati per pagare gli operai edili della mia ditta”.

All’amara scoperta sono seguiti minuti di disperazione:



“Dopo circa un’ora che non trovavo il borsello, non dandomi pace, abbiamo ricevuto un messaggio su whatsapp da parte della dirigente scolastica, suor Odette, che ci comunicava che un’insegnante aveva rinvenuto il borsello”.

La dirigente si è cos’ì ritrovata tra le mani il borsello, l’ha aperto per cercare dei documenti e ha rinvenuto all’interno però solo il denaro.

“Il borsello era stato ritrovato nelle vicinanze dell’ingresso della scuola, quindi doveva essere per forza di un genitore, un accompagnatore o qualcuno del personale” ha spiegato Suor Odette.
Da qui, l’idea: “Ho inviato una foto del borsello, ben chiuso in modo che non si vedesse il contenuto, nei gruppi whatsapp che abbiamo con i genitori degli allievi che frequentano la nostra scuola. Il legittimo proprietario si è subito palesato” spiega.

A confermarlo è proprio il diretto interessato: “Mi sono recato presso l’istituto e mi è stato riconsegnato con gentilezza. Era intatto e nemmeno aperto”.

E così la disavventura si è conclusa con un lieto fine. E sopratutto con un enorme ringraziamento:

“Ringrazio l’insegnante in primis, suor Odette e tutta la scuola per questo gesto che nessuno o forse solo una persona su un milione avrebbe fatto”.