Patrizio Pelizzi al cinema nell’ultimo capolavoro di Pupi Avati

E’ il Gonfaloniere di Giustizia Fazio da Micciole in Dante, il nuovo film di Pupi Avati uscito nelle sale giovedì 29 settembre 2022. Un ruolo, per niente docile, in cui l’attore Patrizio Pelizzi si è calato con tanto entusiasmo, anche perché ha potuto lavorare nuovamente con l’importante regista, che già lo aveva diretto ne La seconda notte di nozze e in Un ragazzo d’oro. 
“Il Gonfaloniere di Giustizia, si muove nel periodo storico del 1300, che è abbastanza oscuro perché c’erano molte insidie e si soffriva parecchio. Grazie al personaggio che interpreto, ho potuto vivere le varie vicissitudini e tormenti che ha patito il Sommo Poeta Dante Alighieri. Per quanto mi riguarda, rappresento un giudice, ossia la magistratura di quel periodo molto austera e fiscale. Fazio da Micciole, proprio per questo, non sarà molto docile con Dante Alighieri”. 

Stando alle parole di Pelizzi, Il Maestro Avati ha cercato di descrivere Dante non come il Sommo Poeta che gli studenti hanno conosciuto tra i banchi di scuola, ma nella sua parte più umana, partendo dai sentimenti che provava per le donne e per i suoi amici. Per farlo, il regista ha scelto un cast di tutto rispetto. “Il cast comprende, ad esempio, Romano Reggiani nel ruolo di Guido Cavalcanti, uno degli amici di Dante, che sarà interpretato, invece, nella fase giovanile dal bravissimo Alessandro Sperduti. Quest’ultimo, al fianco di Pupi, ha fatto un lavoro certosino sul personaggio, tant’è che sembra realmente Alighieri per tutto il film. Dante da anziano, invece, ha il volto di Giulio Pizzirani. Ci sarà, inoltre, un piccolo ruolo di Gianni Cavina, che è venuto a mancare sei mesi fa. Infine, gli spettatori troveranno il bravissimo Sergio Castellitto nei panni di Boccaccio, ma anche Alessandro Haber e tanti altri”. Un film, come detto da Patrizio, che si regge sui tre protagonisti Alessandro Sperduti, Sergio Castellitto e Carlotta Gamba, che interpreta il grande amore di Dante, Beatrice Portinari, ma anche sugli altri venticinque attori, di cui lui fa parte, che fanno da comprimari. “Sicuramente, ad avere la maggiore responsabilità nel film sono Alessandro, Sergio e Carlotta, ma altrettanto essenziali sono gli attori che gravitano intorno a loro. Siamo circa venticinque, a cui si aggiungono le comparse che non parlano. Devo dire che tutti quanti eravamo davvero molto emozionati e coinvolti. Era come se vivessimo in un altro modo, dove ci avevano trasportato con il cuore e con la mente. Personalmente penso che Dante, oltre che un poeta, sia stato un insegnante di vita. Ne ha passate di cotte e di crude ed è davvero un bell’esempio da conoscere e ammirare. Auspico che il film possa coinvolgere anche i giovani studenti che vanno ancora al liceo; che faccia nascere in loro la curiosità di scoprirlo ulteriormente”. Per quanto riguarda altri progetti lavorativi, Patrizio Pelizzi sarà presto al lavoro con lo spettacolo teatrale Canzoni d’amore tra racconti di guerra. Diretto da Antonio Pellegrini, andrà in scena ad Avezzano, in Abruzzo, al Teatro Castello Orsini. Un’opera recitata e cantata dove interpreterà Bob Dylan e sarà accompagnato da un’orchestra.