Ha lasciato il cane in auto ed è andata a fare la spesa: nonostante lo spiraglio del finestrino aperto, il cucciolo è morto per il caldo dopo esser stato a lungo sotto il sole. La donna, chiamata da una guardia giurata del centro commerciale, ha cercato di rianimarlo rinfrescandolo con dell’acqua.
Ha parcheggiato l’auto nel piazzale del Centro commerciale e poi, temendo di non poter portare il cane con sé all’interno dell’ipermercato, lo ha lasciato all’interno dell’abitacolo, con uno spiraglio del finestrino aperto per permettere il ricambio dell’aria. Il cucciolo, però, è morto dopo una lunga attesa sotto il sole nel parcheggio del Centro commerciale “Porta nuova”, nell’Oristanese, in Sardegna. La proprietaria, una dei tanti turisti arrivati sull’isola per il mese di agosto, ha scelto di fare la spesa nell’ipermercato della struttura, lasciando l’animale domestico ad aspettarla in auto. Per permettergli di respirare, aveva lasciato uno spiraglio del finestrino aperto, ma non è bastato. In pochi minuti, la temperatura all’interno dell’abitacolo è diventata insopportabile e l’animale ha iniziato a lamentarsi. A notarlo sono stati alcuni passanti, che subito hanno avvertito una delle guardie giurate del centro commerciale.
L’agente, dopo aver cercato di liberare il cane, ha cercato la proprietaria del cucciolo tramite gli altoparlanti della struttura. La donna si è precipitata fuori dall’ipermercato, correndo verso l’auto. Ha cercato di salvare il cucciolo facendolo bere, ma era troppo tardi. Anche gli interventi dell’Enpa, avvertita con una telefonata dalla guardia giurata, si sono rivelati inutili. Qualcuno dei presenti ha apostrofato malamente la donna, in quel momento in lacrime per la morte del barboncino. Lei, disperata, ha raccontato di esser stata vittima di un incidente. “Non avrei mai voluto fargli del male – ha spiegato con un filo di voce -. Era tutto per me”. Ora l’Enpa invierà una relazione alla magistratura su quanto accaduto. “Poteva evitare quanto successo lasciando il cane a casa – ha detto il presidente dell’ente, Giovanni Contini – oppure poteva portarlo con sé dentro l’ipermercato. Nessuno avrebbe detto nulla”.